Viola D'Ambrosio Antonio D'Amico è l'ex compagno storico di Gianni Versace. L'uomo è venuto a mancare dopo una lunga malattia. Cosa sappiamo di lui?
Antonio D’Amico – Foto da Instagram
Antonio D’Amico è stato l’ex compagno di Gianni Versace, il celebre stilista italiano ucciso a Miami il 15 luglio del 1997. Ora anche D’Amico è venuto a mancare. Cosa è successo? Che malattia aveva? Andiamo a scoprire meglio insieme tutte le informazioni finora reperibili sul web in merito a questa triste vicenda. Qui di seguito, dettagli e curiosità a riguardo…
Antonio D’Amico, morto ex compagno di Gianni Versace: malattia
Antonio D’Amico, l’ex compagno di Gianni Versace, è morto nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2022 in seguito a una lunga malattia contro la quale stava combattendo oramai da mesi. Non è stata specificata la natura di questo brutto male, allo stesso tempo, possiamo dire che l’uomo, nato a Mesagne il 21 gennaio del 1959 sotto il segno zodiacale dell’Acquario, avesse 63 anni al momento del decesso. Questo il triste annuncio social che ha voluto diramare il suo manager Rody Mirri sulla pagina del brand Principe di Ragada, che lo stilista aveva lanciato solo l’anno scorso:
È morto nella notte Antonio D’Amico, stilista, ex compagno di Gianni Versace.Classe 1959, da mesi combatteva contro una malattia che si è rivelata fatale.In questo periodo ha sempre dato a tutti un esempio di forza e coraggio.Antonio un anno fa aveva inaugurato la sua nuova linea di abiti sartoriali ‘Principe di Ragada’.A darne la notizia stamani il suo manager e amico Rody Mirri.Bergamo, 6 dicembre 2022
Nuovo compagno
Antonio D’Amico è morto in seguito a una brutta malattia che, per il momento, non è ancora stata resa nota. Si sa solo che l’uomo la stesse combattendo oramai da qualche mese. D’Amico era presente la tragica mattina del 15 luglio 1995, quando il celebre stilista Gianni Versace, all’epoca suo compagno, venne assassinato da un colpo di pistola davanti alla sua villa di Miami. L’accaduto segnò profondamente la vita di D’Amico che, in seguito a questo fatto di sangue, impiegò molto tempo a riprendersi. Ecco le sue dichiarazioni dell’epoca:
Fu il giorno che ha tagliato in due la mia vita e la parte che è rimasta si è sotterrata. Quella parte ci ha messo molto a riprendersi, sono ferite che non si rimarginano completamente. Quella scena in cui io l’ho ritrovato nella mia testa non si è mai cancellata. La rivedo ancora oggi, quella mattina voleva per forza andarsi a comprare i giornali, io mi sono alzato sono andato a giocare a tennis e l’ho saputo dopo che era uscito. Nessuno poteva immaginare. Non avevo più ragioni di esistere. Non aveva senso nulla. Ho ingoiato medicine per morire. Avevo scritto anche una lettera d’addio.
D’Amico è riuscito a superare questo lutto? Sì, con il tempo. L’uomo era fidanzato con Versace dal 1982 per cui la sua morte, poi così violenta e improvvisa, fu un vero e proprio choc per lui. Dopo un lungo periodo di buio, è riuscito fortunatamente a ritrovare l’amore al fianco di un nuovo compagno di cui, però, non si conosce pubblicamente l’identità. I due stavano insieme da sedici anni.
Patrimonio
A quanto ammontava il suo patrimonio? Di certo sappiamo che le ultime volontà di Versace lo videro beneficiario di un vitalizio da 50 milioni di lire al mese pari a 25.820 euro circa. L’ex compagno decise però di farsi liquidare anticipatamente l’intera somma che gli spettava per avviare una carriera da imprenditore-stilista. Nonostante l’ottima accoglienza iniziale, il brand di D’Amico che nel frattempo aveva aperto diversi showroom in tutta Italia, non decollò. L’azienda chiuse i battenti a tre anni dalla nascita.
Successivamente, l’ex compagno di Versace tornò a vivere a Manerba del Garda, in provincia di Brescia, dove dal 2002 al 2007, mise in piedi il ristorante La Carera con alcuni amici di sempre. Purtroppo anche questa attività non andò a buon fine e l’uomo tornò alla sua grande passione per la moda lanciando nel 2018 una nuova linea di abbigliamento ispirata al golf e chiamata Antonio D’Amico Golf. Solo l’anno scorso, lo stilista aveva avviato un altro progetto fashion nell’ambito degli abiti sartoriali. La linea si chiama Principe di Ragada.
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