Selvaggia Lucarelli: «Mia madre è morta due anni fa», la rivelazione della giornalista lascia senza parole: ecco la verità

La madre di Selvaggia Lucarelli è morta nei giorni scorsi e la giornalista è stata travolta dalle critiche. Perché?

Selvaggia Lucarelli ha perso sua madre da pochi giorni e nonostante il momento di lutto è stata comunque travolta dalle critiche: l’opinione pubblica si è mossa contro di lei per via della sua decisione di presenziare comunque nella giuria di Ballando con le Stelle, proprio subito dopo la morte della mamma. A questo proposito, dopo ore di tensione, la Lucarelli ha voluto rispondere ai suoi hater.

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Selvaggia Lucarelli parla della madre morta

Selvaggia Lucarelli è stata raggiunta dal Corriere della Sera e ha spiegato che di sua madre, purtroppo, oggi era rimasto solo il corpo. La donna da ormai anni lottava contro l’Alzheimer e per lei non era rimasto più nulla da fare. Le parole della giornalista:

Di lei ormai era rimasto solo il suo corpo, qualche sorriso, qualche sguardo in cui ci sembrava di scorgere un ricordo, un bagliore. Il vero addio è stato quando l’ho guardata negli occhi e ho capito che non mi riconosceva più, era malata da due anni di Alzheimer, è morta di Covid. C’è un enorme corto circuito: siamo così abituati alla strumentalizzazione del dolore trasformato in pochi secondi in rivendicazioni, posizionamenti e fertilizzante per il proprio brand che se uno osa lasciarlo in una stanza, senza esibirlo e sventolarlo, viene additato come cinico.

Sul dolore altrui non si può assolutamente sindacare; ognuno decide di viverlo a modo suo e nessuno si può dire così al di sopra da stabilire cosa sia giusto fare o non fare durante un periodo di lutto.

Le parole sul suo lutto

Selvaggia Lucarelli è stata criticata per aver spettacolarizzato il suo dolore e a questo proposito la giornalista ha ribadito quanto segue:

Io non ho scritto cosa provo, ho scritto che è morta. E non accetto che mi si dica cosa dovrei provare. Si dà per scontato che la morte di un genitore debba voler dire sofferenza, dolore, che ci si debba chiudere in casa. Non lascio che la retorica pubblica e il giudizio e il pregiudizio nei miei confronti condizioni e limitino le mie scelte. Lo rifarei altre cento volte. L’ultima volta l’ho vista una settimana fa. Nonostante avesse il respiratore cercava ossigeno, aria. E non avrei mai voluto fosse quella l’ultima immagine che ho di mia madre. Non riesco a togliermela dalla testa, ma in realtà va bene così, perché mi ricorda in maniera indelebile cosa significa morire di Covid.

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