Nikita Pelizon e Carolina Marconi si sono ritrovate a parlare dei Testimoni di Geova. Ma cosa hanno detto?
Nella casa del GF Vip, Nikita Pelizon e Carolina Marconi si sono ritrovate a parlare dei Testimoni di Geova. Ma cosa si sono dette? E perché il pubblico è preoccupato?
Cosa hanno detto Nikita Pelizon e Carolina Marconi sui Testimoni di Geova?
Ieri sera, Nikita Pelizon ha parlato del suo passato e di come all’età di 16 anni abbia deciso di lasciare i Testimoni di Geova, portando i suoi genitori a cacciarla da casa. Subito dopo la puntata, poi, Carolina Marconi ha raggiunto la sua coinquilina e le ha fatto delle confidenze in merito allo stesso movimento religioso. La gieffina, infatti, ha parlato di sua madre e di sua sorella. Ma cosa ha detto? Le sue parole:
Mia sorella lo è stata per 18 anni ed è dissociata poi. Mia sorella l’altra è da 5 anni, mia mamma è da quasi 3. Se sono fuori o dentro? No, non sono disassociate, sono dentro. Io invece sono in mezzo. Loro non possono parlare con l’altra mia sorella. Quindi io sto vivendo una situazione… […] Sto vivendo una storia molto simile e che mi fa soffrire. Mia mamma è diventata da poco Testimone di Geova e l’altra mia sorella è dissociata. Per questo motivo io ho empatizzato molto…
Cosa significa essere “dissociati” dal movimento religioso?
Le parole di Carolina Marconi e Nikita Pelizon hanno attirato la curiosità del pubblico da casa; come detto dalla stessa gieffina, infatti, alcune persone sono “dissociate” dai Testimoni di Geova. Ma cosa significa? Su Wikipedia leggiamo:
Le critiche più aspre provengono da ex aderenti alla congregazione. La congregazione dei testimoni di Geova ha risposto a talune di queste critiche, mentre altre non sono state prese in considerazione poiché ritenute dicerie di disassociati. La pratica della disassociazione, ovverosia dell’espulsione dalla congregazione per grave violazione di uno dei precetti dottrinali. La pena per chi non si attiene alle norme dottrinali è, in ultima analisi (se uno non si pente) l’espulsione dalla congregazione, alla quale consegue l’impossibilità di avere alcun tipo di contatto sociale con gli altri aderenti, siano pure familiari (si ammettono eccezioni solo per quanto riguarda i familiari stretti conviventi, rimanendo tuttavia proibito avere rapporti di natura spirituale e religiosa con il disassociato), venendo di fatto isolato dalla comunità (non bisogna avere alcun tipo di rapporto – neanche un saluto – con chi si è allontanato dalla Società).
La sorella di Carolina Marconi, quindi, sarebbe dissociata dai Testimoni di Geova per volere di Dio, come conferma la nota pagina web da cui abbiamo preso le informazioni sottostanti:
Come ogni precetto, anche la disassociazione si ritiene derivi dal “volere di Dio”. I critici, invece, sostengono che si tratti del tentativo di isolare dai testimoni di Geova il disassociato al fine di impedire che altri possano valutare attentamente le motivazioni per cui il “disassociato” o la “disassociata” sono diventati tali ed evitare così possibili influenze. La stessa Torre di Guardia nel 1988 scriveva: «eliminate il vecchio lievito, affinché siate una nuova massa, secondo che siete liberi da fermento». Evitando anche coloro che si sono volontariamente disassociati, i cristiani sono protetti da possibili idee critiche, indifferenti o persino apostate. I testimoni, dal canto loro, affermano che l’espulsione è un mezzo per salvaguardare la purezza dottrinale e morale dell’organizzazione. Il provvedimento della disassociazione non comprometterebbe, secondo i testimoni, in alcun modo i diritti fondamentali della persona come la sua dignità e la sua privacy, inoltre la persona disassociata può presentare appello.
Il pubblico da casa ora si augura che Alfonso Signorini metta un accento sulle difficili situazioni di Nikita Pelizon e Carolina Marconi. Lo farà? Lo scopriremo presto!
Seguici su Instagram cliccando QUI!