Pamela Prati, la storica soubrette italiana, ha un cognome diverso da quello del padre Paolo Cantara. Come mai? Scopriamolo insieme!
Pamela Prati è una storica soubrette italiana ed ex prima donna del Bagaglino. La showgirl, concorrente al Grande Fratello Vip 7, non ha mai fatto mistero di aver avuto un’infanzia molto travagliata per via della sua tormentata famiglia d’origine. La causa dei più grandi dissidi sarebbe a suo parere imputabile al padre, Paolo Cantera. Cosa è successo tra loro? E come mai Pamela porta un cognome diverso da quello del genitore? Andiamo a scoprire meglio insieme tutti i contorni e le curiosità in merito a questa delicata vicenda famigliare.
Pamela Prati e il padre Paolo Cantara perché hanno il cognome diverso?
Pamela Prati e il padre Paolo Cantara hanno, evidentemente, un cognome diverso. Come mai? Sono in molti a pensare che questa curiosità sia dovuta alla scelta di un nome d’arte da parte della storica soubrette. Invece, per quanto questo sia vero, c’è molto di più da scoprire: i loro cognomi, infatti, non coincidono nemmeno all’anagrafe. E lo stesso discorso vale per i fratelli e sorelle della “eterna ventenne” di casa nostra. Il mistero si infittisce: cosa è successo?
Qual è il vero nome della Prati?
Pamela Prati, la storica soubrette italiana, ha scelto un nome d’arte per intraprendere la propria carriera artistica nel mondo dello spettacolo in tv. All’anagrafe, infatti, la donna risulta registrata come Paola Pamela Pireddu, nata a Ozieri (Sardegna) il 26 novembre del 1958. Il padre, però, si chiama Paolo Cantara: come mai i due hanno, dunque, cognomi diversi?
Pamela e i suoi cinque fratelli, più altri due nati da un precedente matrimonio, sono stati cresciuti solo dalla madre, Salvatora Pireddu. Per questo, i figli che la donna ha avuto con Cantara hanno preso il cognome della mamma. La Prati ha avuto modo di aprirsi sulla difficile vicenda del rapporto con il padre, raccontandone le malefatte e i travagli che fece passare alla povera Salvatora. Ecco le sue parole:
Mia madre Salvatora scoprì i tradimenti di mio padre con una donna che veniva aiutata economicamente proprio da mia madre. Gli diede l’ultimatum, lui fu incapace di rompere quella relazione e lei lo mandò via di casa. A quel punto rimase sola, con pochi mezzi, costretta a metterci in collegio ad Ozieri, dove sono nata. Lei era una donna meravigliosa che ha sofferto tanto, è stata una grande lavoratrice. Ha sofferto tantissimo per amore, perché era una donna generosissima.
Mia mamma è stata vedova di guerra, è rimasta vedova giovanissima. Poi ha incontrato l’amore della sua vita che era mio padre e ci ha fatto sei figli. Poi mio padre ci ha lasciati e quindi lei con otto figli, pensa te… lei da sola con otto figli ma poi ci hanno messo in collegio dove sono stata per 6 anni e lei dopo ha lavorato, lavorato, lavorato… quanto ha lavorato!
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