Omicidio Alessandra Matteuzzi, perché Giovanni Padovani l’ha uccisa con martello e panca? «Istinto della distruzione», ecco cosa significa

Perché Giovanni Padovani ha usato un martello per uccidere Alessandra Matteuzzi? La ricostruzione degli esperti

Giovanni Padovani è l’uomo che ha ucciso Alessandra Matteuzzi a colpi di martello e panca. Ma perché proprio in questo modo? Secondo la criminologia, questi oggetti avrebbero un significato preciso. Quale?

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Perché Giovanni Padovani ha usato un martello per uccidere Alessandra Matteuzzi?

La morte di Alessandra Matteuzzi ha creato un grosso dibattito attorno alla terribile vicenda: Giovanni Padovani, il suo assassino, era già stato denunciato per stalking soltanto un mese prima e da tempo aveva atteggiamenti davvero preoccupanti nei confronti di quella che è stata poi la sua vittima. Nonostante le condotte da codice rosso, però, l’assassino di Alessandra non ha mai ottenuto misure restrittive nei confronti della donna.

I dettagli

Prima di ucciderla, infatti, Giovanni Padovani aveva assunto nei confronti di Alessandra Matteuzzi degli atteggiamenti davvero preoccupanti: le aveva messo lo zucchero nel serbatoio della macchina, le aveva tagliato le gomme della stessa auto e le aveva sottratto le chiavi di casa.

La morte

L’omicidio di Alessandra Matteuzzi è avvenuto attorno alle 21:30 di ieri sera, al culmine di una violenta discussione con l’ex fidanzato. La Polizia è stata chiamata sul posto da alcuni condomini che hanno trovato la vittima stesa in terra e ferita gravemente alla testa, in stato di incoscienza. La donna, infatti, è stata uccisa a martellate e ha riportato un gravissimo trauma cranico dopo esser stata colpita. La vittima è stata trasportata immediatamente in ospedale, ma per lei non c’è stato nulla da fare. Immediato l’arresto per l’aggressore. Ma perché Giovanni Padovani ha usato proprio un martello e una panca di ferro per uccidere Alessandra? Nella letteratura criminologica, questi oggetti hanno un significato ben preciso: innanzi tutto si conferma una rabbia fuori dal comune e la crudeltà dell’assassino.

Cosa vuol dire “istinto della distruzione”?

Nel linguaggio tecnico, l’istinto alla distruzione, soprattutto nei casi in cui sono gli uomini a uccidere le donne, sta a significare che per l’aggressore non è sufficiente uccidere, ma anche infierire e portare moltissima sofferenza alla sua vittima. Questa circostanza mostra anche il piacere di chi la applica. Giovanni Padovani, inoltre, dopo aver ripetutamente colpito Alessandra Matteuzzi con un martello e una panca di ferro ha aspettato la Polizia sulla scena del crimine e – sempre secondo gli esperti – lo avrebbe fatto autocompiacendosi della reazione che avrebbero potuto avere i presenti nell’assistere a tale scena di devastazione umana.

La fuga

Giovanni Padovani non ha tentato di scappare dopo la morte di Alessandra Matteuzzi, né si è costituito: il ragazzo ha semplicemente aspettato le forze dell’ordine, ponendosi come vincitore sulla sua vittima. Secondo le ricostruzioni, quindi, il calciatore avrebbe dei tratti fortemente narcisistici nella sua personalità e non accettava l’idea di esser stato lasciato dalla sua compagna.

Cosa succederà ora?

Come è lecito e prevedibile che sia, è plausibile credere che gli avvocati di Padovani faranno il possibile per farlo periziare, potendo quindi definire se fosse stato in grado di intendere e di volere al momento dell’omicidio. Nei primi giorni di detenzione, comunque, Giovanni è stato visto mangiare con appetito e di buon umore nella mensa del carcere, segno – questo – di una follia omicida lucida.

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