Cosa c'entra Alessio Lauteri nella morte di Gianmarco Pozzi? Tutti i dettagli all'interno del nostro articolo
Cosa c’entra Alessio Lauteri nel giallo di Ponza e nell’omicidio di Gianmarco Pozzi? Chi è lo zio che sarebbe coinvolto in questa vicenda?
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Chi è Alessio Lauteri e cosa c’entra nell’omicidio di Gianmarco Pozzi
Ci sarebbe un giro poco raccomandabile dietro la morte di Gianmarco Pozzi, il ragazzo trovato morto sull’isola di Ponza nel 2020. Le circostanze del suo decesso, infatti, sono ancora da chiarire ma sua sorella agli inquirenti ha parlato di un litigio avvenuto proprio nei giorni precedenti alla morte del fratello. Coinvolto nella lite ci sarebbe anche Alessio Lauteri, ma chi è? Il ragazzo sarebbe un noto spacciatore; ecco le parole del Gip nelle pagine di ordinanza dello scorso maggio che hanno portato all‘arresto di 5 persone:
Alessio Lauteri ha spacciato droga sull’isola di Ponza e poi, dopo il decesso dell’amico Gimmy, ha continuato a spacciare cocaina anche a Roma e lo ha fatto in modo continuativo, tanto è vero che in occasione di alcuni dialoghi intercettati si è vantato con un cliente del volume di affari.
I guadagni di Alessio Lauteri si aggiravano sui 5mila euro a serata, che si traducono in un mensile di circa 150mila euro.
Le indagini
Le indagini condotte dai Carabinieri di Formia hanno aperto un varco su quadro di criminalità organizzata davvero inquietante: moltissima droga, da Roma, raggiungeva l’isola di Ponza coinvolgendo un giro di spaccio di persone molto vicine a Gianmarco Pozzi, fra cui proprio Alessio Lauteri e Vincenzo Pesce, il gestore della discoteca Blue Moon. Il ragazzo ucciso si era trasferito a Ponza per lavorare come buttafuori al locale, ma insieme all’amico aveva comprato massicce dosi di cocaina a Roma, per conto di Pesce. Tutto questo avveniva solamente pochi giorni prima la sua morte.
Il decesso
Come già accennato, il decesso di Gianmarco Pozzi rimane da chiarire, ma la presenza di Alessio Lauteri sembra essere ormai confermata. Ecco le parole della sorella del ragazzo ritrovato morto:
Durante la mia permanenza sull’isola ho avuto modo di conoscere Lauteri Alessio, che era un collega di mio fratello Gianmarco. Lunedì scorso (10.08.2020), come prima cosa sono andata alla caserma dei carabinieri dove mi hanno notificato l’avviso per l’autopsia e in tale circostanza è venuto in caserma Lauteri portando un trolley di grandi dimensioni di colore giallo che era quello di Gianmarco. Non ho assistito a quando la valigia è stata riempita, credo lo abbia fatto Lauteri. Solo al ritorno a Roma aprendo la valigia ho potuto costatare il contenuto della borsa e in particolare indumenti intimi, tre paia di scarpe, delle lenzuola, altri vestiti e la radiolina che Gianmarco utilizzava per lavorare. Mi è parso strano non trovare le ciabatte, né il suo portafogli che teneva sempre con sé, portandolo al collo, né la patente di guida. Mt è parso anche strano non trovare gli abiti del lavoro, cioè pantaloni di colore nero e una camicia bianca di lino a maniche corte. Non saprei dire se le scarpe che utilizzava per lavorare sono tra quelle che abbiamo trovato a casa. Durante la permanenza sull’isola ho anche incontrato altre persone che avevano avuto a che fare con Gianmarco.
Cosa è successo dopo la morte di Gianmarco?
Dopo la morte di Gianmarco sono state diverse le voci su di lui che sono ricorse sull’isola, arrivando – ovviamente – anche all’orecchio di Martina, sua sorella. Ecco cosa si è detto a Ponza:
Già prima del mio arrivo a Ponza ho sentito tante voci su quello che sarebbe potuto accadere. Tra le varie voci ve ne è una secondo la quale Gianmarco avrebbe litigato, al termine del lavoro al Blue Moon, verso le 03.80 – 04.30 del mattino di domenica, con delle persone segnalatemi essere o siciliane o napoletane, le quali cercavano informazioni da Gianmarco. Ho chiesto riscontro a Lauteri di questo, ma ha detto di non saperne niente. Aggiungo che durante la chiacchierata che abbiamo avuto nella stanza, Lauteri mi ha solamente detto che nelle sere prima, durante il lavoro, Gianmarco aveva avuto una discussione con tale Marco Brinchi che è un ragazzo di Roma che ora è fidanzato con una ragazza di Ponza e per tale ragione ora lui è sull’isola. Le ragioni della discussioni sarebbero che questo Marco deve dare dei soldi a Vincenzo Pesce, ma non so se la circostanza sia vera.
Chi è lo zio di Alessio Lauteri?
Dietro la morte di Gianmarco Pozzi ci sarebbe un quadro inquietante e un giro di droga molto fitto. I carichi di merce, soprattutto durante l’estate, arrivavano a Ponza per essere poi smerciati al dettaglio da Vincenzo Pesce, il proprietario del locale dove il ragazzo morto lavorava, a bordo di motoscafi di grossa cilindrata. Questi riuscivano a eludere i controlli della Polizia via mare per la massiccia presenza di imbarcazioni presenti sull’isola nel periodo estivo. La droga veniva acquistata dalla Capitale fino alla provincia di Napoli, soprattutto da un grossista di Centocelle, tale Le Blonde, che ha legami con il clan Spada di Ostia. Il trasporto della cocaina, fino all’imbarco, avveniva a bordo di un taxi di proprietà dello zio di Alessio Lauteri.
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