Come è morto Angelo Guglielmi? E quanti anni aveva? Nel nostro articolo tutti i dettagli sulla carriera del direttore televisivo
Angelo Guglielmi è morto oggi a Roma all’età di 93 anni. Ma cosa aveva? Scopriamo tutto sull’uomo che ha rivoluzionato la Rai.
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Angelo Guglielmi è stato un critico letterario, saggista, giornalista e dirigente televisivo italiano. Sotto la sua direzione sono nati programmi televisivi cult che ancora oggi abbiamo modo di guardare; fra questi ricordiamo:
- Telefono giallo
- Samarcanda
- Un giorno in pretura
- La tv delle ragazze
- Blob
- Chi l’ha visto?
Angelo Guglielmi è morto a Roma l’11 luglio del 2022 all’età di 93 anni.
Carriera
Guglielmi era nato ad Arona, in provincia di Novara, il 2 aprile 1929. Dopo essersi laureato in lettere, a Bologna, nel 1951 ha vinto il concorso in Rai, tre anni dopo. Nel periodo fra il 1987 e il 1994, sotto la sua direzione, sono nati programmi cult come quelli sopracitati e ancora ricordiamo:
- Quelli che il calcio
- Avanzi
- Tunnel
- Storie maledette
Oltre ai programmi televisivi, poi, Angelo Guglielmi ha lanciato personaggi d’eccezione come Corrado Augias, Michele Santoro, Donatella Raffai, Serena Dandini, Fabio Fazio, e Franca Leosini.
Come è morto Angelo Guglielmi?
Angelo Guglielmi è morto lasciando il mondo della televisione nel pieno sconforto; Andrea Vianello – Direttore del GR Rai e Raio Uno – lo ha voluto ricordare così:
Rai Tre: ancora trovavi persino nei corridoio l’aria delle idee, l’entusiasmo, l’intelligenza, la rivoluzione di Angelo Guglielmi. Un intellettuale che capì che la tv doveva essere alta e bassa, raccontare la realtà, vivere la contemporaneità. L’esempio inimitabile per tutti noi.
Non sappiamo esattamente quale malore abbia colpito Guglielmi ponendo fine alla sua vita.
Moglie e figlia
Sulla vita privata di Angelo Guglielmi non abbiamo informazioni; fra i tanti messaggi di commiato ancora non emergono quelli dei familiari.
Gruppo 63
Guglielmi è stato – insieme a Edoardo Sanguineti e Umberto Eco – il fondatore di Gruppo 63, divenendo a tutti gli effetti un riferimento fondamentale dell’avanguardia letteraria italiana.