Cosa c'entra Marco Mottola nella morte di Serena Mollicone? Nel nostro articolo la ricostruzione di tutto il Delitto di Arce
Serena Mollicone è stata uccisa, presumibilmente, per aver voluto denunciare Marco Mottola per lo spaccio di droga ad Arce e dintorni. Ma cosa le è successo? Cosa c’entra il ragazzo con la sua morte? Come è stata uccisa? In questo articolo ricostruiamo il caso punto per punto.
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Cosa è successo a Serena Mollicone?
Serena Mollicone è scomparsa il primo giugno del 2001 da Arce; gli ultimi avvistamenti della ragazza la vedevano nei pressi di Piazza Umberto e nel pomeriggio suo padre Guglielmo si è recato nella caserma dei Carabinieri per denunciarne la scomparsa. La ragazza diciottenne è stata ritrovata senza vita due giorni dopo in un bosco a otto chilometri da Arce. Ma cosa le è successo? Le prime indagini si sono concentrate nella caserma del paese dove Serena Mollicone aveva avuto una discussione con Marco Mottola, figlio del Comandante della stazione.
Chi è Marco Mottola e cosa c’entra nella morte della ragazza? La violenza in Caserma
Marco Mottola è figlio del Maresciallo Franco Mottola; il ragazzo era noto per spacciare droga ad Arce e dintorni. Serena Mollicone, da sempre contraria all’uso di stupefacenti, nelle settimane precedenti alla sua morte avrebbe minacciato di voler denunciare il ragazzo. A confermarlo ci sarebbero il suo fidanzato dell’epoca e le sue amiche. La mattina del primo giugno del 2001 la ragazza si sarebbe recata nella caserma dei Carabinieri per denunciare Mottola; qui sarebbe scaturita una furibonda lite e la ragazza sarebbe stata vittima di percosse, tanto da cadere in terra battendo la testa e perdendo i sensi. A quel punto, i genitori di Marco Mottola – credendo fosse morta – l’avrebbero portata nel bosco soffocandola con una busta di plastica avvolta attorno alla testa.
Com’è stata uccisa? L’autopsia su Serena Mollicone rivela che…
Il corpo di Serena Mollicone è stato ispezionato a dovere: la ragazza è stata trovata con mani e piedi legati con alcune fascette e una busta di plastica in testa. La causa della morte sarebbe proprio il soffocamento, nonostante la giovane riportasse anche un trauma alla testa dovuto probabilmente alla caduta in terra o all’esser stata sbattuta con il capo su una porta. La stessa porta – trovata nella caserma dei Carabinieri sfondata su un punto preciso – era stata scardinata per far sì che nessuno la trovasse.
Colpevole e indagati: cosa c’entra Marco Mottola?
Ancora oggi, tuttavia, non si conosce il vero movente che avrebbe portato all’uccisione di Serena Mollicone, ma chiaramente l’ipotesi più accreditata vede lo spaccio di droga da parte del figlio del Maresciallo come uno scandalo di cui la famiglia Mottola non si sarebbe voluta macchiare. Ricostruendo i fatti possiamo dire che:
- Il primo a essere indagato è stato il carrozziere Carmine Belli, ma nel 2006 l’uomo è stato assolto definitivamente dalla Cassazione poiché non vi erano elementi che provassero la sua colpevolezza.
- Nel 2008, invece, il brigadiere Santino Tuzi racconta di aver visto Serena entrare nella caserma dei Carabinieri proprio il giorno in cui ne è stata denunciata la scomparsa. La ragazza non è mai stata vista uscire dallo stabile. Pochi giorni dopo la sua dichiarazione viene trovato morto nella sua auto, a seguito di un colpo di arma da fuoco. Per sua figlia, la morte di Tuzi non sarebbe affatto un suicidio, ma un’esecuzione per paura che parlasse e denunciasse i veri responsabili della morte di Serena Mollicone.
- Nel 2011 viene iscritto ufficialmente nel registro degli indagati il Maresciallo Mottola, insieme a suo figlio Marco e a sua moglie Annamaria.
- A seguito di nuove indagini, nel 2019, oltre ai componenti della famiglia Mottola vengono indagati anche Vincenzo Quatrale – accusato di concorso in omicidio e istigazione al suicidio del Tuzi – e il Carabiniere Francesco Suprano, per favoreggiamento.