Cloe Bianco è la professoressa transgender sospesa dal servizio dopo il coming out. È morta suicida nel camper in cui viveva. Leggiamo!
Cloe Bianco è la professoressa transgender sospesa dal servizio dopo il suo coming out. Cloe è morta suicida nel camper in cui viveva. L’annuncio del suicidio poche ora prima tramite il suo blog. Leggiamo!
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Cloe Bianco, chi era la prof transgender morta suicida?
L’11 giugno 2022, in provincia di Belluno, è stato ritrovato lo scheletro del camper, dato alle fiamme, in cui viveva Cloe Bianco, la professoressa transgender che era stata sospesa dal servizio dopo il suo coming out. Il luogo preciso dell’accaduto è il bosco tra Auronzo e Misurina. Luca Bianco, alias Cloe Bianco, era un insegnate di laboratorio dell’Istituto di Agraria Scarpa-Mattei di San Donà Di Piave.
Età alla morte
Cloe Bianco, all’anagrafe era registrata con il nome di Luca Bianco, aveva 58 anni.
Vita privata
Nel 2015, Luca Bianco, all’età di 50 anni, un giorno entrò in classe vestita in abiti femminili, mostrandosi ai suoi allievi così come si sentiva più a suo agio e spiegando con queste parole
Cari ragazzi, da oggi mi chiamerete Cloe
Cloe indossava una minigonna, aveva le unghie laccate e i capelli con taglio a caschetto biondo-cenere. La reazione degli allievi, in particolare di una di loro, fu forte, tanto da indurre un genitore a scrivere direttamente all’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan. Il coming out della prof fu definita una carnevalata.
La professoressa fu sospesa per tre giorni dal servizio a scuola, con l’accusa di aver assunto un comportamento poco corretto e responsabile nei confronti degli allievi. La scelta di Cloe Bianco, che aveva subito una sconfitta nella vicenda, fu riconosciuta dal presidente del tribunale del lavoro di Venezia, legittima scelta identitaria, sognata da Bianco sin da quando aveva 5 anni.
Cosa è successo
Cloe Bianco aveva anticipato l’intenzione del suicidio nel suo blog il 10 giugno.
Subito dopo la pubblicazione di questo comunicato porrò in essere la mia autochiria, ancor più definibile come la mia libera morte. In quest’ultimo giorno ho festeggiato con un pasto sfizioso e ottimi nettari di Bacco, gustando per l’ultima volta vini e cibi che mi piacciono. Questa semplice festa della fine della mia vita è stata accompagnata dall’ascolto di buona musica nella mia piccola casa con le ruote, dove ora rimarrò. Ciò è il modo più aulico per vivere al meglio la mia vita e concluderla con lo stesso stile. Qui finisce tutto.
Il ministro Federico D’Incà ha commentato la tragica fine della docente veneziana con queste parole
Una storia di sofferenza, emarginazione, diritti negati e solitudine -rileva il ministro -che nessuno è stato in grado né di capire, né di risolvere attraverso il sostegno e la comprensione di cui Cloe aveva chiaramente bisogno
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