Giovanni Leone Presidente della Repubblica: come è morto?Ecco la verità

Giovanni Leone è stato il sesto Presidente della Repubblica Italiana. Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica nel nostro Paese e può essere una buona occasione per ripercorrere la storia d’Italia riscoprendo i personaggi che ne hanno fatto parte come protagonisti. Vediamo insieme tutti i dettagli e le curiosità riguardo alla vita e al ruolo politico di Giovanni Leone, sesto Presidente della Repubblica Italiana.

Giovanni Leone è stato il sesto Presidente della Repubblica Italiana. Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica nel nostro Paese e può essere una buona occasione per ripercorrere la storia d’Italia riscoprendo i personaggi che ne hanno fatto parte come protagonisti. Vediamo insieme tutti i dettagli e le curiosità riguardo alla vita e al ruolo politico di Giovanni Leone, sesto Presidente della Repubblica Italiana.

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Giovanni Leone, sesto Presidente della Repubblica Italiana, è morto a Roma il 9 novembre del 2001 e fu sepolto nel Cimitero di Poggioreale a Napoli. Aveva 93 anni.

Causa morte

Giovanni Leone è morto a Roma nel 2001 dopo lunga malattia. Ai tempi, si parlò di un tumore come causa della morte.

Dove è nato e quando

Giovanni Leone nacque a Napoli il 3 novembre del 1908.

Moglie e figli

Giovanni Leone, sesto Presidente della Repubblica Italiana, si sposò nel 1946 con Vittoria Michitto, figlia di un noto medico nonché discendente di uno dei progettisti dei giardini all’inglese della Reggia di Caserta. La coppia ebbe quattro figli: Giulio, morto di difterite all’età di 5 anni, Mauro, Paolo e Giancarlo. Quest’ultimo, classe 1956, oggi è giornalista e dirigente d’azienda ma anche Presidente dell’Associazione Produttori Televisivi.

Biografia

Giovanni Leone si laureò in Giurisprudenza nel 1929 e in Scienze Politiche e Sociali nel 1930. Dopo aver insegnato Diritto e procedura penale all’Università di Camerino, ha combattuto nella Seconda Guerra Mondiale, meritandosi un encomio solenne. È stato tra i più grandi avvocati penalisti d’Italia, nonché autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche tradotte in svariate lingue straniere. Nel 1944 si iscrisse alla Democrazia Cristiana e nel 1945 fu eletto Segretario politico del Comitato napoletano del Partito. Da lì la sua ascesa in campo politico fu dirompente fino alla nomina a Presidente della Repubblica Italiana nel 1971, la carica più alta del nostro Stato.

Partito

Leone militava nel partito della Democrazia Cristiana.

 

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