Giovanni Falcone è stato uno dei più grandi magistrati della storia d'Italia, ucciso in un attentato mafioso insieme alla moglie
Giovanni Falcone è stato uno dei più grandi magistrati della storia d’Italia, ucciso in un attentato mafioso insieme alla moglie. Scopriamo tutto sulla sua vita privata.
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Giovanni Falcone: quante mogli ha avuto?
Magistrato siciliano da sempre impegnato nella lotta alle mafie, Giovanni Falcone ha perso la vita a causa di un agguato di Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nella strada che dall’aeroporto di Punta Raisi porta alla città di Palermo. Un evento tragico e doloroso che ha scosso l’Italia intera, diventato una triste pagina della storia italiana e ricordato come la strage Capaci.
È stato sposato due volte. Rita Bonnici è la prima moglie, sposata nel 1964. Lei è una maestra elementare. Il matrimonio con la prima moglie finisce nel 1978.
Durante una cena a Salemi, Giovanni conosce la la collega Francesca Morvillo, che sposa nel 1986. È l’inizio di una nuova stagione, contraddistinta da un amore profondo, cheunirà i due fino alla fine dei loro giorni.
Quanti anni aveva Giovanni Falcone il giorno della sua morte?
Giovanni Falcone aveva 53 anni quando è stato ucciso. Era nato a Palermo il 18 maggio 1939, è morto a Palermo il 23 maggio 1992.
Aveva figli?
Una morte tragica quella di Giovanni Falcone, stessa sorte toccata anche alla moglie, Francesca Morvillo. Anche lei magistrato, è stata vicina al giudice fino all’ultimo momento della loro vita. Una coppia unita per l’amore verso la giustizia, in una professione che ha condotto entrambi alla morte, nello stesso momento. Non hanno mai avuto figli per una motivazione ben precisa. E Falcone stesso ha spesso spiegato la scelta della coppia a non voler essere genitori:
Non si fanno orfani!
Francesca Morvillo è stata la prima donna magistrato vittima della mafia.
Tutto sulla vita privata di Giovanni Falcone
La sua storia inizia a Palermo, in via Castrofilippo, un quartiere della Kalsa, uno dei quattro rioni storici del capoluogo siciliano.
È un giovedì quel 18 maggio e Luisa Bentivegna è in travaglio. Anna ha 5 anni, Maria 3. Con papà Arturo trepidano per l’imminente arrivo di un fratellino. La loro è una famiglia benestante. Arturo è direttore del laboratorio chimico di Igiene e profilassi del comune di Palermo. Luisa è la figlia di un noto ginecologo del capoluogo siciliano. Tutti non vedono l’ora di sentire il pianto di questo maschietto tanto atteso. Quando nasce Giovani sorprende tutti. Ha i pugni stretti stretti e non versa una lacrima. La sua esistenza forse è racchiusa in questa immagine:
i pugni chiusi della lotta e la serenità di chi affronta la vita con la forza del coraggio.
Con l’arrivo della guerra, nel 1940, la famiglia Falcone lascia la casa di via Castofilippo per trasferirsi sul mare di Sferracavallo e poi a Corleone. Ritornano tutti insieme in città tre anni più tardi, dopo l’armistizio del settembre del ’43. In quel quartiere del resto c’è un pezzo del destino di questa famiglia e di Giovanni in particolare, perché per le strade della Kalsa crescono molti altri bambini che incroceranno la vita di Giovanni. Paolo Borsellino e Tommaso Buscetta. Tre vite diverse che il destino farà intrecciare.
Maria Falcone, sorella maggiore di Giovanni, porta avanti porta avanti progetti di educazione alla legalità nelle scuole e nelle università d’Italia. Promuove iniziative, anche all’estero, per ricordare la figura del giudice e sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati alla criminalità organizzata:
Mio fratello vive ancora nelle idee trasmesse nella lotta contro la mafia.
Nome completo
Era Giovanni Salvatore Augusto Falcone il nome completo del giudice ucciso dagli uomini di Cosa Nostra.
La morte di Giovanni Falcone
Giovanni Falcone muore nella strage di Capaci, il 23 maggio 1992. Stava tornando da Roma, come tutti i fine settimana. Durante il percorso dall’aeroporto di Punta Raisi a Palermo, alle ore 17.58, presso il chilometro 5 della A29, una carica di cinque quintali di tritolo viene azionata dal telecomando di Giovanni Brusca. La malefica bomba era posizionata in un tunnel scavato sotto la sede stradale allo svincolo di Capaci-Isola delle Femmine. Il sicario è stato mandato da Totò Riina.
Oltre al giudice anti-mafia hanno perso la vita altre quattro persone: la moglie di Falcone, Giovanna Morvillo, e tre agenti della sua scorta, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Di Cillo.
In memoria di Giovanni Falcone
Giovanni Falcone è insignito della Medaglia d’Oro al valor civile con le seguenti motivazioni:
Magistrato tenacemente impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata, consapevole dei rischi cui andava incontro quale componente del “pool” antimafia, dedicava ogni sua energia a respingere con rigorosa coerenza la sfida sempre più minacciosa lanciata dalle organizzazioni mafiose allo Stato democratico. Proseguiva poi tale opera lucida, attenta e decisa come Direttore degli Affari Penali del Ministero di Grazia e Giustizia ma veniva barbaramente trucidato in un vile agguato, tesogli con efferata ferocia, sacrificando la propria esistenza, vissuta al servizio delle Istituzioni.
Al magistrato, in Sicilia e nel resto d’Italia sono state dedicate molte scuole e strade. Un albero situato di fronte l’ingresso del suo appartamento, in via Emanuele Notarbartolo a Palermo, raccoglie messaggi, regali e fiori dedicati al giudice: è l’albero Falcone.
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