Pietro Castellitto e Roma nord come il Vietnam: cosa voleva dire davvero l’attore? Il significato delle sue parole

Pietro Castellitto ha scatenato una grossa polemica circa una sua frase su Roma Nord, paragonata al Vietnam. Il figlio del più noto Sergio, poi, ha rettificato quanto detto, ma cosa voleva intendere con quelle parole?

Pietro Castellitto qualche mese fa ha pronunciato una frase che ha lasciato tutti interdetti: il figlio del più noto Sergio ha paragonato Roma Nord al Vietnam. Ma cosa intendeva dire? L’attore lo ha spiegato direttamente a FanPage.

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Roma Nord come il Vietnam: cosa voleva dire Pietro Castellitto?

In una sua vecchia intervista, Pietro Castellitto ha pronunciato questa frase:

Chi è cresciuto a Roma Nord ha fatto il Vietnam.

Inutile dire che le sue parole hanno destato diverse polemiche e probabilmente sono state fraintese nell’immediato. Cosa voleva dire l’attore paragonando Roma Nord al Vietnam? La sua risposta è arrivata direttamente tramite il portale FanPage:

Il paradosso è che quella frase lì era legata a una certa ferocia di Roma Nord, un certo classismo, la difficoltà di instaurare rapporti sinceri sotto lo stesso tetto. Era a chiosa di un discorso più grande che ho fatto quella battuta.

Il libro

Pietro Castellitto ha paragonato Roma Nord al Vietnam in occasione della sua presentazione del romanzo d’esordio Gli iperborei, uscito il 20 ottobre scorso per Bompiani. Nel romanzo del figlio di Margaret Mazzantini, il ragazzo dà uno spaccato di quello che è stato il suo discorso scatena-polemiche:

L’amara coscienza dei ricchi, dei figli di, dei briganti, di chi sa che tanto è destinato a un giudizio volgare e sprezzante. Raffiche di vita ingoiata davanti alla melma del perbenismo che scende sopra le sfumature, impone i contorni, racconta le storie.

Sempre tramite FanPage, sulla sua frase su Roma Nord, Pietro Castellitto ha detto:

La stessa frase se l’avessi detta qui, in questa intervista video, non avrebbe generato rumore perché l’intento ironico sarebbe apparso evidente. Ci sono tanti paradossi dietro questa vicenda, i meme erano anche divertenti poi però è subentrata l’invidia sociale che è opposta alla lotta di classe. L’invidia sociale presuppone che c’è un nemico fuori e quel nemico fuori ci serve per non chiarirci tra di noi, nella nostra intimità. Il paradosso è che quella frase lì era legata a una certa ferocia di Roma Nord, un certo classismo, la difficoltà di instaurare rapporti sinceri sotto lo stesso tetto. Era a chiosa di un discorso più grande che ho fatto quella battuta. Tutte le persone che hanno moralizzato quella frase, dietro quella moralizzazione, alimentavano una stupidità che da qualche parte gli conviene. Io non ci credo che loro ci credessero alla loro moralizzazione.

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