È stata la mano di Dio parla della storia vera di Paolo Sorrentino, dei suoi genitori, di suo fratello e di sua sorella Daniela. Ma cosa sappiamo della sua famiglia? Cosa è successo?
È stata la mano di Dio parla della storia vera di Paolo Sorrentino, dei suoi genitori, di suo fratello e di sua sorella Daniela. Ma cosa sappiamo della sua famiglia? Cosa è successo?
È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino: è una storia vera?
La risposta a questa domanda è sì: È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino racconta la vera storia del regista e della sua famiglia, ripercorrendo i momenti più incisivi della sua vita, a partire dalla tragica morte dei genitori, avvenuta quando lui aveva solamente 16 anni.
Sorella Daniela e fratello Marco
È stata la mano di Dio racconta il tragico epilogo della vita dei genitori di Paolo Sorrentino, di suo fratello Marco e della loro sorella Daniela. La loro è stata un’infanzia felice nel quartiere Vomero di Napoli e solitamente tutta la famiglia si recava in una casetta di montagna a Roccaraso per passare le vacanze o i weekend; proprio in occasione di una di queste piccole fughe dalla città, i genitori di Paolo Sorrentino hanno trovato la morte: i coniugi sono rimasti vittime di una figa di monossido di carbonio proveniente da una loro stufa.
Inutile dire che per il regista, suo fratello e sua sorella questo è stato un vero e proprio trauma; dopo la morte dei genitori, Daniela – la sorella di Paolo e Marco – si è trasferita con loro per aiutarli. Ecco le parole del regista in una vecchia intervista del Corriere della Sera:
Mia sorella più grande, Daniela, che già conviveva, venne eroicamente a vivere per un anno con me e mio fratello Marco. Poi rimasi da solo, nella casa al Vomero. Un tempo che ricordo come un limbo. Ero quasi in stato confusionale.
Sempre su sua sorella Daniela, Paolo Sorrentino ha dichiarato:
Nei miei ricordi d’infanzia, mia sorella trascorreva letteralmente delle ore chiusa a chiave in bagno. La mia impressione era che si stesse sempre facendo bella per uscire, che si stesse sempre preparando…
Nel film È stata la mano di Dio, la sorella di Paolo Sorrentino viene raffigurata solamente come una voce nel bagno, proprio per i motivi spiegati dallo stesso regista.
Maradona
Il regista di È stata la mano di Dio ha più volte dichiarato che fu l’ormai defunto Maradona a salvargli la vita in quell’occasione:
A me Maradona ha salvato la vita. Da due anni chiedevo a mio padre di poter seguire il Napoli in trasferta, anziché passare il week end in montagna, nella casetta di famiglia a Roccaraso; ma mi rispondeva sempre che ero troppo piccolo. Quella volta finalmente mi aveva dato il permesso di partire: Empoli-Napoli. Citofonò il portiere. Pensavo mi avvisasse che era arrivato il mio amico a prendermi. Invece mi avvertì che era successo un incidente. In questi casi non ti dicono tutto subito. Ti preparano, un poco alla volta. Papà e mamma erano morti nel sonno. Per colpa di una stufa. Avvelenati dal monossido di carbonio.
Purtroppo fra Paolo Sorrentino il campione di calcio non c’è mai stato un vero e proprio incontro:
Quando io e mio fratello lo vedemmo in strada il mondo che in quel momento passava si fermò davvero. Ci siamo incrociati solo una volta, un momento così rapido, pieno di gente e giornalisti intorno. Non c’è stata mai l’occasione di parlare a lungo con lui. Maradona non l’ho mai conosciuto: gli ho parlato pochi secondi, quando mi chiamò sull’aereo che stava per decollare da Los Angeles dopo l’Oscar (a lui dedicato), con la hostess che mi diceva di spegnere.
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