America Latina è il film dei fratelli Damiano e Fabio D'Innocenzo, presentato alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Ma qual è la trama? Quanto dura?
America Latina è il film dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, presentato alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Ma qual è la trama? Quanto dura?
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America Latina: la trama del film
Massimo Sisti – Elio Germano – è il protagonista del film dei fratelli D’Innocenzo. Lui è un dentista, felicemente sposato e con due figlie. Un giorno, però, la sua vita è destinata a essere stravolta: scendendo in cantina per una faccenda domestica di poca importanza, trova all’interno una ragazza legata e imbavagliata che gli chiede aiuto.
Dove vederlo in streaming
America Latina è possibile vederlo in streaming su diverse piattaforme online, fra cui:
- YouTube
- Google Play Film
- Tim Vision
- Amazon Prime Video
Alcuni di questi siti potrebbero garantire la visione solo a pagamento.
Cast
Nel cast del film America Latina troviamo molti volti noti del nostro panorama artistico; ecco gli attori:
- Elio Germano
- Astrid Casali
- Sara Ciocca
- Maurizio Lastrico
- Carlotta Gamba
- Massimo Wertmüller
- Federica Pala
- Filippo Dini
- Alexandre Alonso
Data di uscita
Dopo il debutto alla Mostra del Cinema di Venezia; il film America Latina è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 13 gennaio del 2022.
Quanto dura
Il film dei fratelli D’Innocenzo dura 90 minuti.
Perché il film America Latina si chiama così?
America Latina è stato chiamato così perché da un lato viene citata l’America, la terra dei sogni e delle opportunità, dall’altro, invece, il regno degli incubi, del caos, la dimensione “Latina” della propria esistenza.
Dove è stato girato il film?
America Latina è stato girato fra Latina e Roma.
Recensioni
Su spietati.it è possibile trovare una lunga recensione di America Latina, il film dei fratelli D’Innocenzo. Qui ve ne lasciamo un estratto:
Che immagine ci rimane alla fine di America Latina? Probabilmente, anche per via del poster, quella di un testa, di un cranio rasato osservato così tanto e così vicino da assumere tutt’altri connotati fino ad assomigliare quasi a un pianeta galleggiante. Una testa-mondo, frutto, come abbiamo accennato, di una sfigurazione dell’immagine, del suo corrompersi nello stravolgimento della prospettiva, che riporta alla memoria un’altra testa volteggiante, quella su cui si apre Eraserhead.
Del resto, anche in America Latina abbiamo a che fare con una mente che cancella, quella di Massimo Sisti, tormentata dopo aver scoperto nello scantinato della propria casa una ragazzina legata e imbavagliata. La sensazione di smarrimento che prova Massimo non è poi così diversa dalla nostra, messi, sin dalle prime immagini, nella condizione di domandarci: dove siamo? Qual è il luogo, il paesaggio del film? L’impressione, come già accadeva in Favolacce, è di stare in un territorio ai margini del fantastico, reale e infernale, un po’ estrema periferia cittadina, un po’ mondo a sé, che ruota dentro il vuoto cosmico; un mondo che dispiega oggetti quotidiani, corpi e narrazioni apparentemente riconoscibili e, allo stesso tempo, integrati in un mondo altro, le cui regole non sono conosciute. Un mondo, quello del film, che ne contiene altri. Siamo persi in uno scenario indistinto di rovine umane e narrative, in una progressiva sdefinizione.
Trailer
Di seguito il trailer del film: