A Chiara è il film drammatico di Jonas Carpignano, ma di cosa parla? Dove è possibile vederlo? Quanto dura? Tutti i dettagli e la recensione nel nostro articolo
A Chiara è il film drammatico di Jonas Carpignano, ma di cosa parla? Dove è possibile vederlo? Quanto dura?
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A Chiara: la trama del film
Chiara ha 15 anni ed è nella fase della vita in cui ci si inizia a fare domande: la sua famiglia abita a Gioia Tauro, in Calabria, e suo padre sfugge alle forze dell’ordine, lasciando la ragazza in un grande sconforto. Da qui le sue domande iniziano a farsi scomode: Chiara non riesce a capire la situazione della sua famiglia, ma capisce che ci sono cose che è meglio non conoscere. Nonostante questo non smette di cercare risposte, soprattutto da suo padre a cui è legatissima. La ragazza scoprirà che quell’uomo è in realtà per lei un completo sconosciuto.
Dove vederlo in streaming
Il film A Chiara è possibile vederlo in streaming su qualsiasi piattaforma online; QUI ve ne lasciamo un esempio.
Quanto dura?
A Chiara dura 121 minuti.
Cast
Il cast del film ha diversi volti familiari per il cinema italiano; in A Chiara troviamo:
- Carmela Fumo
- Swamy Rotolo
- Claudio Rotolo
- Giorgia Rotolo
- Grecia Rotolo
- Koudous Seihon
- Pio Amato
- Antonio Rotolo
- Vincenzo Rotolo
- Antonina Fumo
- Giusi D’Uscio
- Patrizia Amato
- Concetta Grillo
Trailer
Recensioni
Su madmass.it possiamo trovare una lunga recensione del film A Chiara; eccone un estratto:
Jonas Carpignano continua la sua epopea calabrese dopo Mediterranea e A Ciambra per dimostrare che, a guardare bene il mondo, si possono intravedere le sfumature espunte dalla polarizzazione del mondo contemporaneo. Ci si aspetta il sangue, le pistole, l’adrenalina e invece spunta un racconto familiare avvolto dalla criminalità. Si vive anche se si appartiene alla ndrangheta, si ride e si scherza come i non-affiliati, perché quella che per gli stranieri è una forza del male, per chi ci ha a che fare tutti i giorni è una variabile della realtà.
E ancora:
L’invito di A Chiara è semplice e disturbante: venite nella quotidianità di un concetto e sperimentatelo senza filtri imposti. Si avverte una sensazione di claustrofobia, si racconta da dentro, non da sopra e si intercetta una gamma di sentimenti molto più variegata.
Paga in questo senso la scelta di proseguire con attori presi in prestito dalla vita di tutti i giorni e con cui il regista ha condiviso una parte della sua vita. Swamy Rotolo – una grandissima scoperta – e la sua famiglia riportano nella finzione orchestrata dal film la stessa spontaneità che la famiglia Amato con Pio aveva trasmesso nella comunità Rom della Ciambra.