Fabio Fazio sarebbe un "finto buono"; queste parole arrivano direttamente da una personalità davvero influente all'interno della televisione italiana. Ma di chi stiamo parlando?
Fabio Fazio è il conduttore di Che Tempo Che Fa e insieme a Luciana Littizzetto intrattiene il suo pubblico da ormai diversi anni; il presentatore però ha subìto un duro attacco da una personalità molto influente all’interno della televisione italiana. Di chi stiamo parlando?
«Fabio Fazio è un finto buono», chi l’ha detto?
Ad attaccare duramente Fabio Fazio ci ha pensato Bruno Voglino, uno fra i più famosi autori della televisione italiana. Intervistato da Repubblica, infatti, l’uomo ha detto la sua sul conduttore di Che Tempo Che Fa:
Il primo provino lo fece come imitatore, a 17 anni, ma si capiva che c’era qualcosa di più. Di lui apprezzo la capacità di stare a suo agio con tutti, dal giovane comico fino al Papa. Se è buono con tutti? Macché, è un finto buono. Ha uno stile garbato, certo, a volte forse ossequioso, ma è un uomo durissimo. Sa quel che vuole e lo difende con le unghie e con i denti. E compila liste di buoni e cattivi.
Sulla Littizzetto, invece, fedele collega di Fazio, Voglino ha detto:
Luciana Littizzetto è una bravissima attrice. Però ormai il suo personaggio accanto a Fabio Fazio si è logorato: non ti aspetti niente di nuovo, la gente si è stancata di vederli, come si è capito anche nell’ultimo Sanremo che hanno condotto in coppia. Però Fabio è testardo e non la molla.
Le parole di Voglino su Mike Bongiorno e Pippo Baudo
Nella sua intervista, poi, Brugno Voglino ha parlato anche di Mike Bongiorno e Pippo Baudo:
Chi aveva l’ego più grande tra Mike e Pippo? Domanda tremenda! Pippo è sempre stato più intelligente dei suoi programmi. Resta un figlio della tv pedagogica: deve spiegare tutto, anche che il martedì viene dopo il lunedì, nel caso qualcuno del pubblico non lo sappia. Mike era un grande professionista, disciplinatissimo ma, come dire, un po’ più limitato. Molto rispettoso delle competenze. Ripeteva sempre: “Se lo dici tu che hai studiato…”. Lui voleva portarmi alla tv di Silvio Berlusconi. Ne era innamorato. Mi tempestava di telefonate, mi prometteva mari e monti. Alla fine l’ho incontrato, il Cavaliere. Molto simpatico. Ma ho capito subito che il suo modello di tv avrebbe rincretinito gli italiani.Ho declinato cortesemente: “Guardi, non fa per me”.
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