Luigi Tenco è stato uno dei più apprezzati cantautori, intellettuali e poeti italiani, morto per suicidio.
Luigi Tenco è uno dei più apprezzati cantautori, intellettuali e poeti italiani. Morto per suicidio, nella sua breve vita ha lasciato al mondo della musica grandi capolavori. Conosciamolo meglio.
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Chi era Luigi Tenco?
Canterò finché avrò qualcosa da dire e quando nessuno vorrà più ascoltarmi, bene, canterò soltanto in bagno facendomi la barba ma potrò continuare a guardarmi nello specchio senza avvertire disprezzo per quello che vedo.
Questo era Luigi Tenco, un cantautore e poeta, un artista – non ancora trentenne – capace di lasciare il segno nella storia della musica italiana e internazionale. Un intellettuale precursore dei tempi, capace di scrivere testi presentando una rottura con la canzone classica italiana, sia nelle musiche che nei testi. Testi che trattano temi del tutto nuovi per l’epoca, come l’emancipazione della donna, l’amore visto da una prospettiva più cruda, reale e viva, la critica sociale. La critica ha visto nelle tematiche delle canzoni di Tenco quasi un embrione di quelli che sarebbero stati i temi rivoluzionari della rivoluzione del Sessantotto.
Età quando è morto
Luigi Tenco doveva ancora compiere 29 anni quando è morto. Era nato a Cassine, un comune piemontese in provincia di Alessandria, il 21 marzo 1938. Ha concluso la sua vita a Sanremo, il 27 gennaio 1967.
Tutto sulla morte di Luigi Tenco
Quel suicidio di un ragazzo non ancora trentenne, in un albergo di Sanremo, durante l’edizione 1967 del Festival della canzone italiana, fu un evento di cronaca di grande rilievo. Un episodio triste capace di segnare indelebilmente mondo della musicale e della culturale italiana. E sì, perché il dramma avvenne in seno alla kermesse della musica, nelle ore successive l’esibizione di Luigi Tenco sul palco dell’Ariston, dopo la sua eliminazione della gara.
Cronaca di una morte annunciata?
Questa è l’ultima volta.
Sarebbero le parole pronunciate da Tenco a Mike Bongiorno dopo l’interpretazione di Ciao amore ciao sul palco. Per la cronaca del tempo l’esibizione del cantautore fu condizionata dall’assunzione di un farmaco e di una grappa alle pere.
L’eliminazione definitiva del suo brano fu comunicata a Tenco mentre stava dormendo su un tavolo da biliardo. Appena appresa la notizia il cantautore riconfermò di volersi dedicare solo alla carriera di compositore e abbandonare quella di interprete e andò via dal locale, piuttosto contrariato.
L’ultima telefonata e poi la morte
Da quel momento si hanno informazioni sempre più frammentate. Sembra che Luigi Tenco si recò nella sua stanza all’hotel Savoy, la 219, dove effettuò due telefonate: la prima a Ennio Melis (direttore della RCA, la sua casa discografica) non ottenne risposta, la seconda a Valeria, la sua presunta fidanzata dal 1964. Con la ragazza parlò a lungo, anche soffermandosi su progetti futuri, di intenzioni da realizzarsi a breve, di rincontrarsi il giorno dopo e di partire per il Kenya.
Valeria nel 2002 avrebbe riferito che durante quella telefonata Luigi Tenco le confidò di aver scritto dei fogli con nomi e cognomi denunciando:
fatti che vanno ben al di là della manifestazione.
Secondo la fidanzata, il cantante le aveva detto di voler tenere all’indomani una conferenza stampa per denunciare le scommesse clandestine che incombevano sul Festival, facendo nomi e cognomi, e che avrebbe buttato giù due righe come pro memoria.
La telefonata terminò all’una di notte del 27 gennaio. Un’ora dopo il corpo di Luigi Tenco sarà ritrovato nella stanza 219. Valeria rivelerà che, nel corso della telefonata ricevuta da Luigi nella notte del 26 gennaio,
I primi a rinvenire il cadavere furono il suo amico Lucio Dalla e Dalida. Il corpo riportava un foro di proiettile alla testa. L’entrata del foro era sulla tempia destra, quello d’uscita era sulla tempia sinistra. Apparentemente nessuno sentì lo sparo. Venne trovato un biglietto scritto a mano, attribuito a Tenco, contenente il seguente testo:
Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e ad una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno.
Ciao. Luigi.
Tutto ciò fece subito pensare al suicidio come spiegazione della morte. Tenco aveva anche una pistola acquistata precedentemente una pistola per difesa personale.
Dubbi e perplessità
Per molti decenni, tuttavia, sono sussistiti dubbi e, dopo anni di pressioni esercitate da una parte della stampa e dal fratello Valentino, il 12 dicembre 2005, a trentotto anni di distanza dai fatti, la procura generale di Sanremo ha disposto la riesumazione della salma per effettuare nuovi esami. Per la prima volta viene eseguita un’autopsia sul corpo di Luigi Tenco e il 15 febbraio 2006 è stata confermata l’ipotesi del suicidio, chiudendo definitivamente il caso.
Il 29 gennaio 1967 il cadavere fu trasferito a Recco per essere compianto dalla mamma Teresa e dal fratellastro Valentino; da lì, ancora un ultimo viaggio della salma presso i suoi luoghi d’infanzia, dove fu istituita una camera ardente nella casa degli zii di Ricaldone, in provincia di Alessandria. Luigi Tenco fu tumulato nel cimitero di Ricaldone.
Moglie
Non era sposato ma sembra avesse una fidanzata dal 1964. Si chiamava Valeria e fu l’ultima persona a sentirlo telefonicamente, un’ora prima della sua morte.
Figli
L’artista non aveva avuto figli.
Sanremo
Sanremo è il luogo della morte del cantautore. Luogo a cui rimane legato per sempre, anche dopo la sua morte. Al Festival di Sanremo 2022, nella serata dedicata alle cover, il 4 febbraio, Highsnob e HU duettano con MR Rain per interpretare sul palco dell’Ariston Mi sono innamorato di te, grande successo di Luigi Tenco.
Canzoni
Ecco le canzoni più belle di Luigi Tenco:
- Ciao amore, ciao
- Vedrai vedrai
- Mi sono innamorato di te
- Lontano lontano
- Se stasera sono qui
Nel 1972 è stato costituito il Club Tenco, con lo scopo di riunire tutti coloro che si proponevano di valorizzare la canzone d’autore. Lo stesso club istituì, due anni dopo, il Premio Tenco, manifestazione che, ancora oggi, premia i grandi cantautori del nostro Paese.
Dalida
Dalida e Luigi Tenco: una storia d’amore tormentata oppure una trovata pubblicitaria della RCA, la casa discografica dei due artisti? Negli anni si è parlato molto della loro relazione che, in ogni caso, è stato un rapporto andato ben oltre la vita terrena. Dalida è rimasta segnata pere sempre dal suicidio di Tenco, al punto che il 3 maggio 1987 anche lei si tolse la vita con con un’overdose di barbiturici.
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