Vinicio Capossela è un artista elogiato non soltanto da chi ama la vera musica ma anche da quelli innamorati della letteratura.
Vinicio Capossela è un artista apprezzato non soltanto da chi ama la vera musica ma anche da quelli innamorati della letteratura, un cantautore e musicista eclettico, capace di mescolare alle melodie pop arrangiamenti squitamente jazz e folk. Conosciamolo meglio.
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Chi è Vinicio Capossela?
Vinicio Capossela è un artista eclettico e brillante, un personaggio vissuto e maturato tra la modernità della Germania e le forti tradizioni dell’Appennino Tosco-Emiliano e, una volta raggiunto il successo, ha desiderato far rivivere nelle sue canzoni l’indole delle proprie origini irpine e la forza delle tradizioni che le improntano. Il tutto senza mai stancare o annoiare: in tono leggero, divertente, attrattivo, a metà strada tra consapevolezza e sorriso, con un approccio originalissimo e irresistibile.
Età
Vinicio Capossela ha 57 anni: è nato nella cittadina di Hannover, in Germania, il 14 dicembre 1965, sotto il segno zodiacale del Sagittario.
Origini di Vinicio Capossela
Nato in Germania da genitori di origine irpina, il cantautore è cresciuto e maturato, come uomo e come artista, in Emilia Romagna. Nei primi anni del nuovo millennio ha ottenuto la cittadinanza onoraria dal comune rurale di Calitri, in provincia di Avellino, luogo di provenienza dei suoi avi. Una curiosità sulle origini del suo nome? Il padre scelse di chiamarlo Vinicio in omaggio a un celebre fisarmonicista di cui era un grande fan.
Moglie e figli
Nel 1994 Vinicio ha sposato una fotomodella, da cui ha divorziato dopo poco più di due anni. Da allora l’artista è sempre sfuggito da domande sull’argomento.
Che genere fa Vinicio Capossela?
Ha iniziato a scrivere le sue canzoni prendendo spunto da ciò che la vita gli offre, ampliando il suo immaginario da compositore sempre maggiormente. I suoi scritti evidenziano un mix di tematiche biografiche con argomenti che riguardano pià generalmente l’uomo, il mito, la poesia e il racconto. Caratteristica centrale del suo genere è la massima cura alla rappresentazione dell’opera in forma di spettacolo, in modo da far confluire nel suo percorso artistico anche radio, letteratura e cinema.
In altre parole il suo è un genere unico, diventato un cantautore letterario, una sorta di menestrello contemporaneo che deve la la sua visionarietà poetica alla maggior parte della letteratura del Novecento.
Canzoni
Nella sua carriera di compositore e interprete Vinicio Capossela ha ideato tantissime canzoni, tutte caratterizzate da una grande originalità. Ecco la nostra top ten:
- Ovunque proteggi
- Ultimo amore
- Con una rosa
- Il ballo di San Vito
- Morna
- Pena dell’alma
- Che coss’é L’amor
- Il Paradiso dei calzini
- Maraja
- Una giornata senza pretese
Album
Questi gli album dell’artista:
- 1990 – All’una e trentacinque circa;
- 1991 – Modì;
- 1994 – Camera a sud;
- 1996 – Il ballo di San Vito;
- 2000 – Canzoni a manovella;
- 2006 – Ovunque proteggi;
- 2008 – Da solo;
- 2011 – Marinai, profeti e balene;
- 2012 – Rebetiko Gymnastas;
- 2016 – Canzoni della cupa;
- 2019 – Ballate per uomini e bestie.
Carriera
Cresce artisticamente nei circuiti underground dell’Emilia Romagna, fino a essere notato e lanciato da Francesco Guccini. Il suo album d’esordio è del 1990, All’una e trentacinque circa e si aggiudica la Targa Tenco. Da quel momento inizia per Capossela una carriera caratterizzata dal successo continuo, proseguendo con capolavori unici.
Nel 1991 esce Modì, opera seconda intitolata con un gioco di parole che richiama sia il termine francese maudit, sia e soprattutto il nome del pittore livornese Amedeo Modigliani, al quale il lavoro è dedicato. Dalle parole di Vinicio:
Modigliani è stato per me quello che Jim Morrison è stato per altri. Impersonava ai miei occhi un’idea di vita, oltre che di arte. E poi la bellezza con cui sublimava la tragicità delle figure ritratte. La bellezza in cui era sublimata la sua stessa vita.
Affascinato dal mondo del cinema, Capossela nel 1992 si cimenta in una piccola parte nel film Non chiamatemi Oscar, di Staino e Altan, la cui colonna sonora è tratta dallo stesso Modi’.
La definitiva consacrazione arriva però nel 1994, quando Capossela pubblica Camera a Sud, il primo pubblicato all’estero, in Francia. Qui la musica di Vinicio continua a vivere di contaminazioni sempre più euforiche, tra swing e mambo, tango e twist, marce e ballate. La fama del cantautore di Hannover comincia a superare i confini italiani. A Parigi, nel 1995, tiene un memorabile concerto allo Zenit.
Nel 2006 esce Ovunque proteggi, primo album di inediti in sei anni. Per celebrare l’evento, l’italiano di Hannover ha voluto passare anche in cabina di produzione e si è circondato di un supercast, con musicisti come Mario Brunello (violoncello), Roy Paci (tromba), Marc Ribot (chitarre), Stefano Nanni (piano), Ares Tavolazzi (ex-Area) al contrabbasso e Gak Sato all’elettronica.
Nel frattempo proseguono anche le attività extra-musicali, che acquisiscono un peso sempre maggiore nel suo percorso di artista senza frontiere. Già nel 2004 aveva pubblicato il suo primo romanzo, Non si muore tutte le mattine. Nel 2009 pubblica In clandestinità, firmato con l’amico-poeta Vincenzo Costantino Cinaski, un libro che diventa poi un reading con un ring, un giudice, un pianoforte e loro due in scena, per un improbabile incontro di boxe, in cui parole e canzoni sostituiscono i pugni.
Nell’estate del 2013 Capossela presenta un nuovo spettacolo nel magnifico scenario di Villa Adriana, Il Carnevale degli Animali e altre bestie d’amore, che lo vede protagonista insieme al Trio Amadei ed ai solisti della Vianiner Philarmoniker.
Il 17 maggio 2019, dopo 7 anni di gestazione, esce l’undicesimo lavoro discografico Ballate per uomini e bestie. L’uscita dell’album viene anticipata dalla pubblicazione del videoclip di Il povero cristo, girato a Riace e diretto da Daniele Ciprì.
Il 14 febbraio 2020, nell’anno del trentesimo anniversario della sua carriera, esce in CD ed EP il nuovo progetto discografico di Vinicio Capossela, Bestiario d’amore, presentato lo stesso 14 febbraio presso la Union Chapel di Londra.
Sanremo 2022
Al 72^ Festival di Sanremo l’artista duetta con Giovanni Truppi cantando Nella Mia Ora di Libertà, il celebre brano portato al successo dal grande Fabrizio De Andrè, nella serata cover dell’Ariston, venerdì 4 febbraio 2022.
Dove vive?
Dopo aver girato il mondo e l’Europa, negli anni Novanta l’artista ha deciso di stabilirsi definitivamente in Italia. Vive con tutta la famiglia a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia.
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