Sami Modiano: età, moglie, figli, sorella, biografia, dove vive, testimonianza, come contattarlo

Sami Modiano è un superstite dell'Olocausto italiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwit e attivo testimone della Shoah.

Sami Modiano è un superstite dell’Olocausto italiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e attivo testimone della Shoah. Molto amico della Senatrice a vita Liliana Segre, partecipa spesso a conferenze e programmi televisivi per portare la propria testimonianza in modo da tenere viva la memoria di quell’orrore affinché non possa più ripetersi in futuro. Andiamo a conoscere meglio insieme tutti i dettagli sulla sua vita e la sua storia drammatica (come anche di rinascita).

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Chi è Sami Modiano?

Età

Sami Modiano, superstite italiano dell’Olocausto, è nato a Rodi (in Grecia) il 18 luglio del 1930, sotto il segno zodiacale del Cancro. Ha 91 anni.

Moglie

Sami Modiano ha una moglie? La risposta è sì. La donna si chiama Selma Doumalar e la coppia è sposata da ben 62 anni. Una vita insieme che cominciò dal loro primo incontro a Rod, dove entrambi erano nati e dove lei viveva con i suoi genitori e tre fratelli, quando Modiano tornò per la prima volta solo 10 anni dopo la liberazione da Auschwitz. Ricorda Selma:

Per un decennio dopo la fine della guerra, Sami si trasferì per lavoro in Africa.

Anche la famiglia Doumalar, di fede ebraica per parte materna, visse l’esperienza della persecuzione durante il secondo conflitto mondiale ma senza la deportazione:

Riuscimmo a scampare e ci rifugiammo per oltre 9 mesi nei boschi sulle montagne, che mio padre conosceva bene perché era un esperto raccoglitore di funghi.

Lei allora aveva solo 4 anni e ricorda poche cose, tra cui

il freddo dentro alla grotta dove abitavamo e dove mamma cucinava poche erbe commestibili e le lumache, accendendo un piccolo fuoco solo all’interno perché fuori il fumo poteva essere individuato e farci scoprire, il che equivaleva a essere fucilati immediatamente.

Quando Sami e Selma convolarono a nozze, tre anni dopo il loro primo incontro, lei aveva solo 16 anni. Correva l’anno 1958 e le nozze furono celebrate nel Congo Belga. Ecco come la donna ricorda gli esordi di questo grandissimo amore:

Ero praticamente ancora una bambina e con lui sono cresciuta con un uomo che mi ha tanto rispettata e amata e al quale io ho cercato e cerco di alleviare parte della sua sofferenza che è indicibile e che gli fa guardare alla vita in un modo completamente diverso da chi quel dramma non lo ha conosciuto e sperimentato.

Figli

Sami Modiano, superstite italiano dell’Olocausto, e la sua adorata moglie Selma Doumalar non hanno avuto figli.

Sorella

Sami Modiano perse tutti gli affetti nel campo di concentramento di Birkenau, a soli 13 anni. A segnarlo particolarmente, fu la morte della sorella. Ecco come ne ha parlato nel corso di un’intervista a Vatican News:

Lucia aveva tre anni più di me. Era una ragazza bellissima. Sai, io ho perso mamma quando avevo 11 anni e lei si era presa l’impegno di farmi da mamma e da sorella. Quando l’ho persa, ho perso la persona più cara che avessi al mondo, purtroppo. E subito dopo, mio papà, anche lui si è abbandonato a se stesso, non ha voluto continuare e ha deciso di farla finita. E l’ha fatto in un altro modo: quello di andare a presentarsi in ambulatorio, dicendo che si sentiva male. E purtroppo, noi sapevamo molto bene che quando uno si presentava all’ambulatorio decideva di consegnarsi alle camere a gas o ai forni crematori. Mio padre aveva scelto questa strada, nonostante avesse tentato di consolarmi dicendo: “Non mi uccideranno, vedrai: mi cureranno”. Ma non era vero, e lui lo sapeva: lo sapeva bene, lo sapeva bene!

Biografia

Sami Modiano, superstite italiano dell’Olocausto, si dice sopravvissuto “per miracolo” al nazismo e la sua storia lo testimonia senza alcun dubbio. Da Rodi, viene trasportato al campo di concentramento di Birkenau insieme e a tutta la sua famiglia (padre e sorella, la madre era già morta di malattia pochi anni prima), all’età di soli 13 anni. Lì, visse il calvario del lager insieme al padre e senza avere più notizie dell’amata sorella Lucia perché all’interno di quei campi di prigionia, gli uomini venivano separati dalle donne. Di lì a poco vi fu la selezione operata da Josef Mengele. Il suo destino era la morte nella camera a gas, ma il padre Giacobbe riuscì a portarlo nelle file dei superstiti. Il suo numero di matricola fu “B7456”, un numero in più di quello del padre, che aveva il numero B7455.

Nei mesi successivi, Sami perse la sorella Lucia e anche lo stesso padre, che appresa la morte della figlia, si consegnò volontariamente in infermeria ben sapendo quale fine gli venisse riservata. Lo stesso destino di morte sembrò essere riservato anche a Sami in più di un’occasione, come quando selezionato ancora una volta per il crematorio e in attesa di entrare nella camera a gas, fu salvato solo perché all’arrivo di un trasporto di patate un ufficiale delle SS ebbe bisogno di manodopera per scaricarlo. Dopo queste tragiche esperienze da cui riuscì a scampare, Sami ha passato la vita a testimoniare l’orrore dell’Olocausto affinché non se ne perdesse memoria.

Testimonianza

Sami Modiano dedica tuttora la sua vita a testimoniare l’orrore dell’Olocausto. L’uomo, oggi 91enne, è spesso ospite di eventi e trasmissioni televisive o radiofoniche per raccontare la sua esperienza affinché una tragedia simile non possa più ripetersi. A spingerlo a divulgare la propria testimonianza, inizialmente fu proprio l’amata moglie Selma Doumalar.

Come contattarlo

Sami Modiano può essere contattato tramite il sito dell’Associazione Figli della Shoah che contiene un registro di tutti i sopravvissuti alla follia nazista dei campi di concentramento.

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