Michele Bravi e la malattia: dopo l’incidente, un trauma ha cambiato la sua vita «Non riuscivo più a parlare»

Michele Bravi dopo l'incidente ha vissuto il suo trauma come una vera e propria malattia. Ma cosa è successo?

Michele Bravi ha vissuto anni davvero complicati: dopo il terribile incidente che lo ha visto coinvolto, il cantante ha vissuto il trauma come una malattia. Fortunatamente al suo fianco ha avuto una persona speciale che lo ha aiutato a superare il duro momento.

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Michele Bravi parla del suo fidanzato

Michele Bravi, parlando del suo fidanzato e del terribile momento che ha passato qualche anno fa. Ecco cosa ha dichiarato nel corso di un’intervista a Silvia Toffanin a Verissimo:

Ho avuto la fortuna enorme di avere un angelo vicino. Adesso non fa più parte della mia vita perché per motivi personali non vive più in Italia, ma è stata salvifica per me. Ho capito che il dolore non ha senso, ma quando due dolori si incontrano e si confrontano, la potenza che ne nasce può essere infinita.

La malattia dopo l’incidente

Michele Bravi, dopo l’incidente, ha subìto un grossissimo trauma. Così, nello studio di Verissimo, il cantante ha dichiarato di aver fatto i conti con una vera e propria malattia:

Quando vivi un trauma cambiano tante cose dentro di te: io non riuscivo più a sentire gli altri. Ero semplicemente da un’altra parte, avevo perso aderenza con il reale. Abituarsi all’assenza di suono per me, che ho sempre raccontato quello che vivevo attraverso la musica, è stato molto difficile.

Ricordiamo che nel 2018, uscendo da un parcheggio, Michele Bravi si è immesso nel senso di marcia opposto al suo, prendendo in pieno una donna alla guida del suo motorino. La vittima, schiantatasi sulla portiera della macchina del cantante, è stata urgentemente portata in ospedale, ma è morta poco dopo a causa delle ferite. La persona in questione si chiamava Rosanna Colia e aveva 58 anni; ecco le dichiarazioni di Bravi sull’incidente:

Quando succede qualcosa di così traumatico non si può pensare di uscirne da soli. L’amore non basta. Serve un percorso terapeutico e farsi aiutare per trovare il coraggio di affrontare la situazione con uno specialista. Ho seguito un metodo clinico per il trattamento dei grandi traumi – l’EMDR – che mi ha salvato e mi ha fatto tornare a parlare e a sentire.

Le dichiarazioni della famiglia della vittima

La famiglia della vittima ha ammesso di non portare rancore nei confronti di Michele Bravi, ma nonostante questo – ovviamente – il loro dolore è impossibile da cancellare:

Noi possiamo capire come stia lui in questo momento, è normale, però noi che dovremmo dire del nostro dolore? Eravamo una famiglia estremamente unita. Ha distrutto ben più di una famiglia. Lei era una donna a cui piaceva la vita in ogni sua sfumatura.

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