Maria Bergamas, chi era? Quando e dove è nata, figlio, film, Milite Ignoto, immagini

Maria Bergamas ha perso il figlio durante la prima guerra mondiale, scelta come madre del Milite Ignoto in rappresentanza delle altre mamme.

Maria Bergamas ha perso il figlio durante la Prima Guerra Mondiale, scelta come madre del Milite Ignoto, per rappresentare tutte le altre mamme italiane a cui non sono state restituite le spoglie. Scopriamo tutto sulla sua storia.

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Chi era Maria Bergamas?

Maria Bergamas è la donna italiana scelta in rappresentanza di tutte le madri italiane che avevano perso un figlio durante la prima guerra mondiale, del quale non erano state restituite le spoglie.

Maria Bergamas / Foto: Wikipedia

Dopo la guerra, Maria ebbe l’incarico di scegliere il corpo di un soldato tra undici salme di caduti non identificabili, raccolti in diverse aree del fronte. Il 28 ottobre 1921, nella basilica patriarcale di Aquileia, in quello che passerà alla storia col nome di Rito di Aquileia, consacrandola a madre spirituale del Milite Ignoto, la donna fu posta di fronte alle undici bare allineate: appoggiò lo scialle sulla seconda bara e, dopo essere passata davanti alle prime, non riuscì a proseguire nella ricognizione e si accasciò al suolo davanti alla decima bara urlando il nome del figlio su cui, per questo motivo, cadde la scelta.

Quando e dove è nata?

Maria Bergamas è nata a Gradisca d’Isonzo, 23 gennaio 1867, morta a Trieste il 22 dicembre 1953, all’età di 86 anni.

Nome da nubile

Prima di sposarsi il suo nome era Maria Maddalena Blasizza. Prese il cognome del marito, Bergamas, dopo il matrimonio, lo stesso del figlio Antonio.

Dove fu sepolta?

Nel novembre 1954 fu sepolta anche lei accanto ai 10 militi ignoti.

Il figlio – La storia

Antonio Bergamas è il figlio di Maria Bergamas. Ebreo triestino, era maestro comunale. Nel 1914 disertò dall’esercito austroungarico e passò in Italia dove si arruolò volontario sotto falso nome, raggiungendo il fronte nel giugno 1915.

Milite Ignoto 1921 – Antonio Bergamas Antonio / Foto: Wikipedia

Fu arruolato nel 137° reggimento di fanteria della Brigata Barletta come Antonio Bontempelli, nome fittizio imposto dall’Esercito Italiano per arruolare i volontari irredenti. Si offrì volontario per guidare con il suo plotone l’attacco del reggimento. Riuscì a superare illeso due ordini di reticolati ma al terzo venne raggiunto da una raffica di mitraglia e colpito con cinque colpi al petto e uno alla fronte.
Al termine del combattimento nella tasca del ragazzo fu trovato un foglio sul quale era scritto:

In caso di mia morte avvertire il sindaco di San Giovanni di Manzano, cav. Desiderio Molinari

Era l’unico a conoscere la sua vera identità.

Morì il 18 giugno 1916 e fu decorato con medaglia d’argento al valore militare. La salma di Antonio Bergamas venne dunque riconosciuta e sepolta assieme agli altri caduti nel vicino cimitero di guerra delle Marcesine sull’Altipiano dei Sette Comuni. In seguito al violento bombardamento della zona le salme divennero però irriconoscibili e Antonio Bergamas con gli altri compagni di sventura risultò ufficialmente disperso.

La lettera che Antonio Bargamas scrisse alla madre prima di partire per il fronte.

Domani partirò per chissà dove, quasi certo per andare alla morte. Quando tu riceverai questa mia, io non sarò più. Forse tu non comprenderai questo, non potrai capire come non essendo io costretto sia andato a morire sui campi di battaglia… Perdonami dell’immenso dolore ch’io ti reco e di quello ch’io reco al padre mio e a mia sorella, ma, credilo, mi riesce le mille volte più dolce il morire in faccia al mio paese natale, al mare nostro, per la Patria mia naturale, che il morire laggiù nei campi ghiacciati della Galizia o in quelli sassosi della Serbia, per una Patria che non era la mia e che io odiavo.
Addio mia mamma amata, addio mia sorella cara, addio padre mio. Se muoio, muoio coi vostri nomi amatissimi sulle labbra, davanti al nostro Carso selvaggio.

(da Il Corriere della sera 1/11/2011)

Film

Il 4 novembre 2021, in occasione del centesimo anniversario dalla tumulazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria, Rai 1 trasmette il docu-drama La scelta di Maria, in cui Maria Bergamas è interpretata da Sonia Bergamasco.

Sonia Bergamasco interpreta Maria Bergamas madre del Milite ignoto / Foto: L’HuffPost

Milite Ignoto

È un militare italiano caduto al fronte durante la prima guerra mondiale e sepolto a Roma sotto la statua della dea Roma all’Altare della Patria al Vittoriano. La sua identità resta ignota poiché il corpo fu scelto tra quello di caduti privi di elementi che potessero permettere il riconoscimento.

Tomba del milite ignoto / Foto: Archeo Roma

La tomba del Milite Ignoto rappresenta simbolicamente tutti i caduti e i dispersi in guerra italiani: è scenario di cerimonie ufficiali che si svolgono annualmente in occasione di festività civili. Durante occasioni cerimoniali d’Italia il Presidente della Repubblica Italiana e le massime cariche dello Stato rendono omaggio al sacello del Milite Ignoto con la deposizione di una corona d’alloro in ricordo ai caduti e ai dispersi italiani nelle guerre.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rende omaggio al Milite Ignoto / Foto: Archeo Roma

Inaugurata solennemente il 4 novembre 1921 con la traslazione da Aquileia dei resti di un soldato, dopo un viaggio in treno speciale attraverso varie città italiane. Il lutto per le centinaia di migliaia di caduti fu legato alla retorica militarista e nazionalista della celebrazione per il terzo anniversario della Vittoria. L’anno successivo, con l’assunzione del potere da parte di Benito Mussolini, il Milite Ignoto divenne uno dei simboli principali della propaganda fascista.

Come venne designazione della salma

Secondo le istruzioni del ministero undici bare, identiche per forma e per dimensioni, furono riunite nella basilica di Aquileia il 28 ottobre 1921. Quel giorno, alle ore 11, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e di mutilati, di ex combattenti e di madri e di vedove di caduti fu designata la salma del Milite Ignoto da parte

di una madre di un caduto non riconosciuto ed in modo che la cassa prescelta non si sappia da quale zona del fronte provenga.

Fu Maria Maddalena Blasizza di Gradisca d’Isonzo a scegliere la bara.

La Bara e la scelta di Maria Bergamas / Foto: Vanilla Magazine

La bara prescelta fu inserita in una cassa speciale inviata dal ministero della guerra. Era una cassa in legno di quercia con decorazioni in metallo in ferro battuto, forgiato da scudi di trincea e sorretto da bombe a mano tipo SIPE. Sul coperchio erano fissati un elmetto, un fucile e una bandiera tricolore. Le altre dieci salme rimasero ad Aquileia per essere sepolte solennemente il 4 novembre nel cimitero della basilica.

Treno con il Milite Ignoto / Foto: Giornale di Brescia

Immagini

La tomba del Milite Ignoto è sempre piantonata da due militari (posizionati alle estremità della tomba) appartenenti alle diverse armi delle forze armate italiane che si alternano nel servizio. Originariamente era invece prevista una durata decennale per ogni arma: nei primi dieci anni il picchetto d’onore fu composto da Reali Carabinieri e il 24 maggio 1932 ci fu il passaggio di consegne alla fanteria. Attualmente i militari prestano un servizio di guardia di un’ora con riposo di quattro ore. Poiché l’Altare della Patria è considerato zona militare, la guardia d’onore è armata e munita di munizioni. Dopo gli attentati di Roma del 12 dicembre 1969, che colpirono anche l’Altare della Patria, il servizio di guardia fu temporaneamente esteso fino ai piedi della scalinata.

Vittoriano – Altare della Patria / Foto: Archeo Roma

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