Veronica Yoko Plebani: che malattia ha? Età, fidanzato, genitori, vaccino, prima della meningite, paralimpiadi, Instagram

Veronica Yoko Plebani è una campionessa olimpica, ma cos'altro sappiamo di lei e del suo passato? Scopriamolo insieme!

Veronica Yoko Plebani è l’atleta che ha vinto la medaglia di bronzo nella gara di triathlon alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. La campionessa è determinatissima e dotata di una grande forza di volontà, che le ha fatto superare anche i momenti peggiori, come quello della malattia che l’ha colpita nel 2011 cambiandole la vita per sempre. Specializzata in canoa e snowboard, Veronica Yoko Plebani è una vera e propria forza della natura. Conosciamola meglio insieme.

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Chi è Veronica Yoko Plebani?

Età

Veronica Yoko Plebani è nata il 1° marzo del 1996 a Gavardo, in provincia di Brescia. Ha 25 anni.

Fidanzato

Veronica Yoko Plebani è fidanzata? Per il momento non sono disponibili informazioni a riguardo. Di sicuro sappiamo che sui social l’atleta posta spesso scatti con gli amori della sua vita: il nonno e il dolcissimo cagnolino Artù. Per l’amore ci sarà tempo.

Genitori

Veronica Yoko Plebani è legatissima ai suoi genitori che le sono stati vicini nel momento più difficile, quello della malattia. Non si hanno informazioni su di loro, ma di sicuro ogni volta che ne ha l’occasione, la campionessa paralimpica spende bellissime parole per mamma e papà.

Per esempio, ecco questa dichiarazione rilasciata al sito Intoscana:

Ho dei genitori pazzi, molto diversi tra loro, che mi sono molto serviti ad affrontare tutto quello che mi è successo. Mi ha aiutato avere la possibilità di essere vulnerabile, di potermi lasciarmi andare con loro anche ai momenti no. Coccolavano le mie tristezze. Sicuramente c’è anche una componente del mio carattere, io reagisco alle cose e questo sicuramente mi ha aiutata nell’affrontare in modo positivo alla cosa.

Vaccino

Veronica Yoko Plebani è stata volto e testimonial di molte campagne vaccinali soprattutto contro la meningite fulminante, malattia che l’ha colpita nel 2011 lasciandola senza falangi di mani e piedi e con il corpo pieno di cicatrici.

Veronica Yoko Plebani

Veronica Yoko Plebani

Prima della meningite

Veronica Yoko Plebani è sempre stata appassionata di sport: sin da piccola praticava infatti ginnastica artistica e danza, spaziando anche nel nuoto e nell’atletica leggera.

Paralimpiadi

Veronica Yoko Plebani aveva preso parte anche alle Paralimpiadi di Rio, gareggiando in canoa. La medaglia di bronzo è arrivata ai recenti giochi parlampici di Tokyo, nella specialità del triathlon. Ecco come l’atleta ha commentato la vittoria ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Alle Olimpiadi brasiliane di Rio ho conosciuto la squadra del triathlon e sono rimasta affascinata dai loro racconti. Mi sono detta: provo. Ma mentre bici e nuoto sapevo non sarebbero stati un problema, la corsa mi preoccupava, perché io, quando ho iniziato, non riuscivo nemmeno a correre per qualche centinaio di metri, e invece in questa disciplina bisogna farlo per cinque chilometri. Per tre anni correre è stato molto doloroso, perché i tutori mi facevano male. Ma in quella sofferenza, alla fine, ero riuscita a vederci un valore aggiunto. Poi l’anno scorso ho trovato le protesi giuste e quei cinque chilometri – dopo i 750 metri di nuoto e i 20 chilometri di bici – sono diventati piacevoli come tutto il resto”.

Instagram

Veronica Yoko Plebani è su Instagram dove il suo account ufficiale conta attualmente 69mila follower. Nel feed, tantissimi momenti che la immortalano in cerimonie di celebrazione per i suoi incredibili risultati sportivi, ma anche molta famiglia, amici e affetti. L’atleta ha inoltre un bellissimo rapporto col proprio fisico nonostante sia stato colpito da meningite e ne riporti le cicatrici. Che stia bene con se stessa lo si evince dalle molte foto che la ritraggono in costume o in posa per shooting.

Ecco come ne ha parlato a Vanity Fair:

Per me il mio corpo non è un problema e se posso essere in qualche modo da stimolo per tutte quelle persone per le quali lo è, questo mi fa felice. Oltre alle vittorie sportive ci sono anche queste soddisfazioni.

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