Pietro Genovese è il figlio del regista Paolo Genovese: ecco tutto quello che c'è da sapere sul giovane, coinvolto in un omicidio stradale.
Pietro Genovese, figlio del noto regista Paolo Genovese, si è ritrovato coinvolto in un tragico fatto di cronaca che ha portato alla morte di due amiche sedicenni. Lui, alla guida di un Suv, le ha travolte nel dicembre scorso, uccidendole quasi sul colpo. La giustizia sta facendo il suo corso tramite un processo che ha già portato il giovane, 20 anni, a una sentenza definitiva. Scopriamo insieme cos’è successo e le ultime news riguardo all’omicidio stradale di cui è responsabile.
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Pietro Genovese, chi è il figlio del regista Paolo?
Pietro Genovese, 20 anni, è il figlio del regista Paolo Genovese (tra i suoi film più celebri e acclamati si contano Perfetti Sconosciuti, The Place e Immaturi). Il giovane Pietro, in carcere per omicidio stradale, è un ex studente del liceo Mameli, amante del cinema e appassionato di rugby. Come raccontato dal padre, Pietro, prima della tragedia, si era reso disponibile a girare uno spot per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici) e il loro affetto sulla qualità di vita dei pazienti.
Pietro Genovese, inoltre, è affetto dal morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell’apparato digerente che può colpirne, con distribuzione segmentaria, qualsiasi sezione dalla bocca all’ano. Più comunemente, il morbo di Crohn interessa l’ileo terminale (porzione finale dell’intestino tenue) o il colon (intestino crasso). Tra i sintomi più comuni, dolori addominali, diarrea, vomito e perdita di peso.
L’omicidio stradale e la sentenza definitiva
Pietro Genovese, figlio del regista Paolo, è stato ritenuto responsabile dalla Corte d’Assise di Roma di omicidio stradale che ha per lui comminato una pena, in sentenza definitiva, di 5 anni e 4 mesi. Il giovane è quindi colpevole per la legge italiana della morte delle due sedicenni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, da lui investite nella notte tra il 21 e il 22 dicembre mentre attraversavano la strada sulle strisce, in Corso Francia (Roma).
Il ragazzo, alla guida di un Suv, al momento del tragico incidente aveva un tasso alcolico superiore a quello consentito dalla legge a un neopatentato come lui.
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