Gianluca Pecchini contro Aurora Leone e i The Jackal: «Non sono stati sinceri, devo tutelarmi»

Gianluca Pecchini ha rotto il silenzio su Aurora Leone e i The Jackal. Ma cosa ha detto? Leggi le parole inedite del Dirigente Sportivo!

Ormai quello che è successo fra Gianluca Pecchini, Aurora Leone e Cipro Priello dei The Jackal ha fatto il giro del web; il Dirigente della Nazionale Italiana Cantanti si è dimesso autonomamente prendendosi tutta la responsabilità dell’accaduto, ma oggi ha deciso di rompere il silenzio. Cosa è successo?

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Gianluca Pecchini risponde ad Aurora Leone e ai The Jackal

Gianluca Pecchini ha inizialmente preferito rimanere in silenzio per non buttare ulteriore benzina sul fuoco. Ora che la Partita del Cuore si è conclusa, però, ha deciso di dire la sua su Aurora Leone e i The Jackal. Ecco cosa ha riferito all’AdnKronos:

Quello che chiedo ai The Jackal è di essere sinceri e di dire la verità su quanto è accaduto. Mi sono dimesso per il bene della rete e della raccolta fondi, quello che chiedo ai The Jackal è di essere sinceri. Se non dovessero farlo dovrò tutelare la mia immagine da questa macchina mediatica del fango che mi hanno scatenato contro, sia a titolo personale che dell’Associazione a cui ho dedicato 40 anni di vita e che ha raccolto 100 milioni di euro compresi i 300mila euro di ieri sera.

Secondo Pecchini, lui e i The Jackal – compresa Aurora Leone – non giocano ad armi pari poiché il gruppo di youtuber ha sfruttato la propria popolarità sui social scatenando il polverone mediatico:

Loro usano una macchina mediatica contro cui io non posso competere. Vorrei che loro fossero sinceri e che dicessero come sono realmente andate le cose. Hanno rovinato la mia immagine l’immagine, la reputazione e la famiglia, non essendo a conoscenza del fatto che ho anche tre figlie. Ieri mattina per senso di responsabilità mi sono beccato tutti gli insulti e ho dato le dimissioni perché sennò rischiava di saltare la manifestazione. Ma ora è il momento di fare chiarezza.

La versione dei fatti di Gianluca Pecchini, quindi, si scosta completamente da quella di Aurora Leone dei The Jackal. Ecco cosa ha dichiarato il Dirigente Sportivo:

Eravamo tutti nella sala del ristorante del J Hotel e io stavo andando a controllare dove si sarebbero seduti Mogol, che è il nostro fondatore, Donna Allegra Agnelli e tutti gli altri ospiti. Tradizionalmente al tavolo della Nazionale Cantanti ci si siedono solo i calciatori e i cantanti. In quel momento i cantanti smettono di essere artisti e diventano una squadra di calcio che il giorno dopo deve scendere in campo per raccogliere fondi. Aurora e Ciro avevano domandato – vista la distanza da percorrere in treno – di poter anticipare la loro presenza. Quindi verso di loro era stata fatta una agevolazione. Io sono andato lì e ho semplicemente detto loro: ‘Ragazzi questo è il tavolo della Nazionale Cantanti’ e gli ho chiesto se gentilmente si potevano sedere in altri tavoli. E così hanno fatto visto che hanno mangiato nel tavolo a fianco.

Ma anche ammesso questo fosse vero, perché Pecchini ha dovuto rivolgere quelle parole ad Aurora Leone? Sempre il diretto interessato risponde:

Non so perché Aurora abbia raccontato questa storia, l’ho vista un po’ stizzita quando le ho detto che quello era il tavolo della Nazionale Cantanti. Ma non mi sarei mai immaginato un caos del genere. Loro (i The Jackal, ndr.) continuano a dire che io ho detto frasi sessiste e a infangare il mio nome nonostante io li abbia visti forse per 46 secondi. Se per Aurora la discriminazione è che la nostra squadra deve poter stare seduta al tavolo insieme per poter parlare delle proprie cose allora sì, sono sessista.

Per il momento Aurora Leone o i The Jackal non hanno ancora risposto a quanto ha dichiarato Pecchini, ma lo faranno? Attendiamo sviluppi! Seguite DonnaPOP per tutti gli aggiornamenti del caso!

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