Tommaso Buscetta: chi era? Tutto sul pentito di mafia interpretato da Pierfrancesco Favino

Tommaso Buscetta è il più grande pentito di mafia, un collaboratore di giustizia che rivelò tutto su Cosa Nostra. Scopriamo ogni dettaglio.

Tommaso Buscetta, conosciuto come Don Masino, era considerato il boss dei due mondi, per via della sua attività mafiosa e tra Europa e America. Tommaso Buscetta è anche il più grande pentito di mafia, un collaboratore di giustizia che rivelò tutto su Cosa Nostra a Falcone e Borsellino. Scopriamo ogni dettaglio.

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Chi era Tommaso Buscetta?

Tommaso Buscetta, chiamato gergalmente Don Masino, era considerato il boss dei due mondi, per via della sua attività criminale tra Europa e America. Conosceva tutto di Cosa Nostra, come sapeva vita, morte e miracoli della mafia siciliana negli Stati Uniti.

Pierfrancesco Favino interpreta il boss Tommaso Buscetta / Foto: Repubblica.it

In ogni caso Buscetta è stato il primissimo collaboratore di giustizia a portare sul tavolo dei magistrati italiani tutti i segreti e i meccanismi degli affari della malavita organizzata.

1972: Arresto di Tommaso Buscetta / Foto: Penitenziaria.it

È stato lui il primo grande pentito di mafia ad aver tradito Cosa Nostra rivelandone struttura e segreti. È stato un personaggio chiave nelle inchieste del giudice Giovanni Falcone, perché ha permesso di mettere nero su bianco il tessuto malavitoso siciliano protetto da omertà.

Giovanni Falcone e Tommaso Buscetta / Foto: YesLife

La vita di Tommaso Buscetta

Tommaso Buscetta nasce a Palermo il 13 luglio 1928 e fin da subito dimostra di essere un ragazzo sveglio, attento che ha troppa voglia di crescere in fretta. Infatti si sposa giovanissimo a 16 anni e per tirare avanti la famiglia comincia intraprende attività legate al mercato nero. Buscetta inizia a smerciare clandestinamente tessere per il razionamento della farina. Con l’arrivo dei figli le esigenze familiari crescono. Decide di emigrare in Argentina dove apre una vetreria a Buenos Aires. Pochi anni dopo però gli affari non vanno bene e Tommaso Buscetta torna in Sicilia, a Palermo. La sua fame di ricchezza e potere lo portano a intraprendere una cattiva strada: quella della Mafia.

Tommaso Buscetta sempre elegante / Foto: Penitenziaria.it

Pentito

Nella Sicilia dei primi anni Ottanta è in corso una guerra tra le cosche mafiose per il controllo sul traffico della droga. Il boss Tommaso Buscetta fugge in Brasile per nascondersi e, da lontano, assiste impotente all’omicidio dei suoi due figli e del fratello a Palermo. Dopo l’arresto da parte delle autorità brasiliane, il criminale viene estradato in Italia. Tornato in patria, Buscetta prende una decisione epocale, che permetterà di fare luce sulla struttura interna di cosa nostra, sulle sue regole e sul suo funzionamento: incontrare il magistrato Giovanni Falcone e collaborare con la giustizia, scoperchiando tutto il vaso di Pandora.

Il pentito di Mafia Tommaso Buscetta durante il processo/ Foto: Rai Cultura

Pierfrancesco Favino ne Il Traditore / Foto: YouTube

Le tre mogli del boss

Buscetta è nato in una famiglia che viveva in povertà estrema, ultimo di 17 figli. Sposato tre volte, ha avuto sette figli. Il primo matrimonio risale al 1945, appena diciassettenne, con Melchiorra Cavallaro con cui ha avuto i primi quattro: Felicia, Benedetto, Domenico e Antonio. Ha poi sposato nel 1966 Vera Girotti dal cui matrimonio sono nate due figlie. Alessandra e Lisa. L’ultima moglie è la brasiliana Cristina de Almeida Guimaraes, sposata nel 1960, dal cui matrimonio è nato Roberto.

Con la seconda moglie e le due figlie Alessandra e Lisa / Foto: Corriere della Sera

Durante un’intervista al giornalista Enzo Biagi, Don Masino ha rivelato di aver perso la verginità a 8 anni, con una prostituta pagata con una bottiglia d’olio.

Con la terza moglie Cristina e il figlio Roberto / Foto: Remocontro

Che fine hanno fatto

Della prima moglie si sono perse le tracce, anche dopo il suo trasferimento in America. Per un periodo Tommaso Buscetta visse da bigamo, in perfetto equilibrio da viveur tra la moglie siciliana e la seconda consorte, Vera Girotti. Viveva a Brooklyn e, per non tradirsi comprava due guardaroba di abiti uguali per le due case, cenava due volte, celebrava due Natali. Nel frattempo ha conosciuto Cristina, l’ultima moglie e la donna con cui ha vissuto fino all’ultimo dei suoi giorni.

In verità Buscetta non fu mai bigamo per la legge poiché aveva sposato Vera con il nome inesistente di Manuel Lopez Cadena, pseudonimo con cui si nascondeva alla legge e ai nemici. Il secondo matrimonio era nullo. Vera è scomparsa nel mistero più fitto, cui nessuno osa immaginare. Con Don Masino sono rimaste le due figlie.

La terza moglie Cristina vive in Florida sotto falso nome da trent’anni. La moglie brasiliana del pentito e i suoi familiari più stretti vivono sotto falso nome e in varie località, dopo l’ingresso del boss nel Witness Protection Program, programma che prevede la protezione dei testimoni di giustizia.
Il figlio Roberto sotto falso nome ha fatto il militare in Iraq e Afghanistan. Buscetta Junior in un’unica intervista dov’è con il volto in ombra dice:

Uccidere il figlio di Tommaso Buscetta sarebbe il trofeo perfetto! C’è sempre un rischio, la mafia non perdona!

Magistrale interpretazione per Favino nel ruolo del Boss con gli iconici occhiali da sole, immancabili anche in aula di tribunale / Foto: La Sicilia

La causa della morte

Dopo aver fatto parlare di sé per una crociera nel Mediterraneo, Tommaso Buscetta scopre di avere un cancro all’ultimo stadio e muore il 2 aprile 2000, all’età di 71 anni, negli Stati Uniti. Buscetta è sepolto sotto falso nome a North Miami in Florida. Qui aveva vissuto la maggior parte della sua vita con la sua terza moglie e famiglia.

Foto: La Repubblica

Perché Tommaso Buscetta è il Traditore?

Don Masino si definisce lui stesso un soldato di Cosa Nostra, un semplice esecutore, un uomo d’onore e di patti. Arrestato in Brasile, sottoposto a torture, estradato in Italia, diventa un collaboratore di giustizia, interrogato da Falcone, diventa il traditore per una questione di onore, anche se molti non hanno compreso. Da soldato definisce la mafia un’invenzione giornalistica e rifiuta la definizione di pentito.

Foto: IlSussidiario.net

La storia di Buscetta è stata raccontata in un film capolavoro, Il Traditore, diretto magistralmente dal regista Marco Bellocchio. Nei panni del boss c’è un interprete eccezionale: Pierfrancesco Favino. La pellicola racconta fedelmente la vita del pentito, mettendo in evidenza gli aspetti emotivi e storici, ma soprattutto il ruolo della mafia in Italia e nel mondo come organizzazione criminale.

Pierfrancesco Favino ne Il Traditore e Don Masino / Foto: Corriere.it

 

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