Propaganda Live, Roberto Angelini: chi è l’amica che l’ha denunciato per lavoro in nero?

Roberto Angelini, denunciato da un'amica per lavoro in nero: chi è la donna che ha sporto denuncia contro il cantautore? Scopri tutto!

Roberto Angelini, chi è l’amica che l’ha denunciato per lavoro in nero?

Ultimamente non c’è pace per chi lavora a Propaganda Live: questa volta, la pietra dello scandalo è Roberto Angelini, tra polemiche, botta e risposta su Instagram, denunce alla Guardia di Finanza e versioni contrastanti. Il cantante, infatti, sarebbe stato segnalato alle forze dell’ordine da un’amica che aveva lavorato in nero per il suo ristorante. Chi è questa persona? Scopriamo insieme cosa è accaduto.

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Lavoro in nero, Roberto Angelini: «Tradito da un’amica»

Qualche giorno Roberto Angelini ha pubblicato su Instagram un selfie in cui appariva con la mascherina e gli occhi lucidi, e in una lunga didascalia spiegava di aver ricevuto una multa di 15 mila euro per aver fatto lavorare in nero degli amici, facendo loro consegnare cibo delivery con un furgoncino.

Dopo un anno di sacrifici per non chiudere cercando di limitare al massimo il ricorso alla cassa integrazione per i miei dieci dipendenti (visti i tempi biblici), ho comprato un furgoncino per le consegne e fatto lavorare amici che avevano bisogno.

Così ha scritto il musicista, precisando che gli occhi lucidi non sono dovuti alla multa, che pagherà, ma al tradimento ricevuto da una presunta amica che pensava di aiutare:

Pagherò, non è questo il punto. E se non avessi potuto pagare? Per colpa di una pazza incattivita dalla vita sarei stato costretto a chiudere e mandare a spasso 10 persone.

Chi ha denunciato Roberto Angelini?

La risposta della donna che avrebbe sporto denuncia non si è fatta attendere troppo, ma è arrivata attraverso una terza persona, l’assistente sociale dell’associazione Libellula Flaminia Giuliani, che ha deciso di fare da portavoce a una persona che, non avendo la risonanza mediatica di Roberto Angelini, ha preferito non esporsi:

C’era una volta una mia amica che lavorava come rider per un noto ristorante romano. Il titolare del ristorante le aveva promesso di assumerla tramite regolare contratto, ma alla fine, temporeggiando mese dopo mese, continuava a tenerla occupata in nero, facendole dunque correre il rischio di non essere minimamente tutelata in caso, ad esempio, avesse avuto un incidente mentre guidava il furgone con cui faceva le consegne, né in caso di qualsiasi altra fattispecie di infortunio sul lavoro.

Lavoro in nero: l’accusa dell’amica di Angelini

Così cominciava il lungo post dell’assistente sociale. E ancora:

Una volta la mia amica, durante una sera di zona rossa, mentre era in giro a fare consegne a domicilio oltre l’orario del coprifuoco, venne fermata dalla guardia di finanza per i noti controlli sugli spostamenti. Le domande riguardavano i motivi dello spostamento. L’amica in questione rispose che lavorava per un ristorante e che stava rientrando sul posto di lavoro dopo aver effettuato le consegne a domicilio. Qualche tempo dopo venne ricontattata telefonicamente dalla guardia di finanza e convocata presso i loro uffici. Una volta recatasi lì ed informata sulle sanzioni penali cui sarebbe andata incontro in caso di false dichiarazioni, seppure intimorita per la situazione in cui si trovava, decise di rispondere alle domande fatte con assoluta sincerità.

Sarebbe stato in questo modo, quindi, e non tramite una denuncia spontanea che Angelini sarebbe stato segnalato alle Forze dell’Ordine e quindi sanzionato.

La mia amica è stata messa alla gogna mediatica senza possibilità di difendersi. Bob (Roberto Angelini, ndr) ha sfruttato ancora una volta la sua visibilità di personaggio pubblico, intortandoci con la retorica del benefattore. Il lavoro nero è un reato e il vittimismo e la mistificazione della realtà sono totalmente fuori luogo in questa circostanza.

Il musicista, a questo punto, sarebbe tornato sui suoi passi. Angelini ha ammesso di essersi lasciato troppo trasportare dall’emozione del momento e chiedendo ai suoi follower di non insultare più la donna.

Come andrà a finire? Segui gli sviluppi della vicenda con i nostri articoli su DonnaPOP!

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