AresGate: Alberto Tarallo e il suicidio di Teodosio Losito, la lettera prima di togliersi la vita

Alberto Tarallo ha letto in diretta la lettera scritta per lui da Teodosio Losito; il produttore televisivo si è commosso.

Alberto Tarallo è stato coinvolto nel caso dell’AresGate; il produttore televisivo – anche noto come Lucifero – ha subìto un duro attacco dai due gieffini Adua Del Vesco e Massimiliano Morra. I due attori hanno più volte asserito di vedere il loro ex agente come la causa del suicidio di Teodosio Losito. Ma è tutto vero?

Nello studio di Non è l’Arena, Tarallo ha voluto leggere una lettera del suo ex compagno e collaboratore, scritta per lui proprio prima che si togliesse la vita lo scorso gennaio.

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Alberto Tarallo contro Adua e Massimiliano

Dopo aver confessato che la coppia Del Vesco – Morra era completamente finta, Tarallo vuole togliersi un altro sassolino dalla scarpa e se la prende con i due gieffini:

Le altre cose che hanno detto appartengono quasi al folclore, ma questa è una cosa che non posso perdonare. Per questa cosa provo solo ribrezzo e schifo.

Una volta usciti dalla Casa, i due attori dovranno  dare parecchie giustificazioni. Cosa succederà questa sera durante la puntata del GF Vip?

Tarallo legge la lettera di Losito

Il produttore televisivo, comunque, ci tiene a rimarcare la sua innocenza poiché le accuse di istigazione al suicidio sono davvero gravissime. Per questo motivo Tarallo ha voluto leggere la lettera di Teodosio Losito; ecco come inizia:

Alberto, non sai quanto sono dispiaciuto per te. Per questo epilogo che ti farà molto soffrire. Non avere rimpianti e rimorsi in futuro, questa è una mia scelta e tu non hai colpe. Questo è un pensiero che da mesi non mi ha mai abbandonato e si è ripresentato e l’ho annullato, ma oggi sta vincendo lui.

E ancora:

Sono io che ho rimorsi e rimpianti, ma non posso tornare indietro e non riesco ad andare avanti. È un anno che combattiamo contro i mulini a vento e mi sono spesso appoggiato alla tua forza. Io ho vissuto come se avessi avuto l’anestesia che scorreva nelle vene. I miei errori di scelte sbagliate, quelle nei tuoi confronti, hanno creato un carico di insicurezza per come agire. Ho sbagliato soprattutto con te, i dubbi che ho potuto avere negli anni scorsi li ho cancellati proprio nel momento più difficile e complicato e questo mi fa sentire ancora più una merda verso di te.

Così continua:

Ci hanno preso per il culo hanno usato una cattiveria più estrema per farmi e farci del male e ancora non riesco a capirne il motivo. Come da prassi si è creato il vuoto intorno a me, a noi. Il carro non è più quello dei vincenti. A chi abbiamo dato tutto di noi stessi ci ha sputato in faccia e oggi giudica e siamo dei rami secchi, che pena. Sono stanco di vivere nello squallore degli altri e sentirmi fuori luogo in imbarazzo con te o per me stesso. È una vergogna insopportabile a volte ingestibile. I miei sensi di colpa verso di te sono così dolorosi che mi spezzano il cuore, da solo avrei sopportato meglio di più. Vedere te che amo e ora immensamente più di prima, che sei coinvolto in questo mio fallimento tuo malgrado, mi dilania la mente e il corpo. Perdonami se potrai, perché credo che dove andrò col tuo perdono per trovare forse un po’ di serenità. Ti amo. Teo.

Eludendo per un attimo le parole di Adua e Massimiliano, sembrerebbe proprio che Alberto Tarallo sia tutto meno che un Diavolo come vogliono descriverlo. Dov’è la verità? Noi di DonnaPOP vorremmo vedere un confronto in diretta fra il produttore televisivo e i due gieffini. Chissà se Alfonso Signorini ci accontenterà!

 

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