Il contratto di Gerry Scotti con Mediaset è in scadenza è il conduttore pensa a un passaggio in Rai, ma c'è un enorme problema: ecco quale.
Per tutti, Gerry Scotti è un volto Mediaset: ormai da tre decenni, infatti, l’amato conduttore è una certezza nei palinsesti di Canale 5, ma qualcosa potrebbe cambiare molto presto. Sì, perché il contratto di Gerry con l’azienda di Cologno Monzese è in scadenza…
Gerry Scotti: il suo futuro è in Rai?
L’anno prossimo, il suo contratto con Mediaset scadrà e, a quel punto, Scotti potrebbe prendere una decisione inaspettata e certamente sorprendente: passare alla concorrenza, ovvero in Rai. Il presentatore non esclude l’eventualità di un addio a Canale 5, ma c’è un problema. Ecco cosa ha rivelato Gerry:
A Mediaset sono stati bravi a farmi questa gabbia dorata, con un contratto che ogni due o tre anni si auto-rinnova. Scade l’anno prossimo. Dalla Rai, per convincermi, dovrebbero propormi una “cosona”: il problema è che lì per ragioni politiche i dirigenti cambiano ogni tre mesi e una “cosona” ha bisogno di tempo per decantare e realizzarsi.
E poi ancora:
Coi miei dirigenti di Cologno vado d’accordo e bisticcio, ma c’è un grande vantaggio: sono gli stessi da trent’anni
Ma cos’è la “cosona” a cui si riferisce Scotti? Probabilmente il Festival di Sanremo. Al momento, però, gli tocca aspettare ancora: nel 2021 al timone della kermesse ci sarà ancora Amadeus.
Gerry Scotti sogna Sanremo, ma intanto…
L’anno scorso, in verità, c’era la concreta possibilità di vedere Gerry sul palco dell’Ariston: pare, infatti, che Amadeus l’avesse chiamato, ma lui allora era impegnato con le registrazioni di Chi vuol essere milionario?, che si tengono in Polonia, precisamente a Varsavia. Dunque, sfumata la possibilità di co-condurre Sanremo nel 2020, Scotti spera nei prossimi anni.
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Intanto, però, ecco dove lo vedremo nei prossimi giorni: dal 7 settembre tornerà al timone di Caduta Libera, il preserale di Canale 5; dal 12 settembre, invece, farà nuovamente parte della giuria di Tu si que vales, show registrato a Roma durante i mesi estivi.
Insomma, il lavoro a Gerry non manca, ma il sogno di Sanremo è grande. E chissà che la Rai non lo accontenti e non gli proponga proprio una “cosona”…