Britney Spears ha finalmente chiesto ai suoi legali di occuparsi di suo padre: la cantante vuole rimuoverlo dalla posizione che ricopre oggi.
Il caso di Britney Spears sta facendo discutere tantissimo: la reginetta del pop ha finalmente deciso di ribellarsi a suo padre e – mediante i suoi avvocati – ha fatto sapere di non voler più sottostare alle regole del suo tutore. Proprio ieri si è tenuta l’udienza decisiva, ma cosa è successo?
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Il risultato dell’udienza
Purtroppo dobbiamo ammettere che non è cambiato nulla: Jamie Spears continuerà a essere tutore legale della popstar fino a febbraio del 2021, dopodiché la corte si aggiornerà per capire come muoversi diversamente. Gli avvocati di Britney, comunque, hanno dato un ultimatum all’accusa: questa ha tempo fino al mese prossimo per preparare il caso affinché il padre della cantante venga definitivamente deflagrato dalla posizione che ricopre oggi. Intanto su TMZ si legge:
Le nostre fonti dicono che il problema di Britney in questo caso è che non è in grado di prendere importanti decisioni a causa della sua malattia mentale. Fonti vicine a Britney dicono che non sta bene e non ha più un suo equilibrio da più di un anno. Le nostre fonti attendibili affermano che i medici che si sono presi cura di Britney negli ultimi dodici anni hanno detto che la tutela è necessaria per la sua sicurezza e forse anche per la sua sopravvivenza.
Queste sarebbero le parole dei medici della popstar. Ma è proprio tutto vero?
La tutela dell’American Civil Liberties Union
L’American Civil Liberties Union è un’organizzazione non governativa che difende i diritti civili e la libertà individuale di ogni individuo negli Stati Uniti. Ecco le loro parole in favore di Britney:
Le persone con disabilità hanno il diritto di condurre una vita normale e mantenere i loro diritti civili. Se Britney Spears vuole riconquistare le sue libertà civili e uscire dalla sua tutela, noi siamo qui per aiutarla.