Questo è davvero un brutto momento per gli artisti: lo sanno bene Paola Caruso e Lory Del Santo, disperate per la loro condizione economica.
Il Coronavirus, purtroppo, non guarda in faccia nessuno: pure i lavoratori dello spettacolo, alla stregua di tanti altri, fanno fatica ad arrivare a fine mese. Barbara D’Urso, nel suo Live – Non è la D’Urso, ha deciso di affrontare lo spinoso argomento con il suo parterre di ospiti: tra questi, la bombastica Paola Caruso e la conturbante Lory Del Santo.
Paola Caruso: «A noi artisti non pensa nessuno»
Per affrontare il delicato e controverso tema dei lavoratori dello spettacolo, dimenticati dallo Stato e per questo senza alcun tipo di entrata da quando l’emergenza Coronavirus è iniziata, Barbara D’Urso ha scelto Paola Caruso, Lory Del Santo, Costantino Della Gherardesca, Simona Izzo e Al Bano.
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Paola Caruso, in particolare, si è detta davvero preoccupata. L’ex bonas di Avanti un altro, nonché naufraga dell’Isola dei famosi e presenza fissa dei salotti della D’Urso (dove, peraltro, ha ritrovato la sua mamma biologica), si è sfogata. Ecco le sue parole:
Noi artisti siamo stati dimenticati. Sono molto preoccupata perché le uscite sono spesso più delle entrate. Sono angosciata per il mio futuro e per quello di mio figlio Michelino. Se le mie lamentele sono legittime? C’è sempre chi sta peggio e ognuno guarda a casa propria, io vivo di immagine, spettacolo, serate, tv e in questo momento sono ferma, non posso lavorare, non facendo altro nella vita è normale che sono preoccupata, l’affitto lo devo pagare, così come l’auto e il cibo.
Tutti i vip in crisi economica
Non solo Paola Caruso: sono tanti i vip che stanno attraversando mesi di grande sofferenza. Tra questi, è da annoverare Filippo Nardi, Lory Del Santo, che teme di finire «in mezzo a una strada», Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi, che hanno chiuso la loro scuola di danza, Al Bano, che ha parlato della sua pensione. Ricordiamo le sue parole di qualche giorno fa:
Se le cose continuassero malauguratamente ad andare male e dovessi vivere di sola pensione non me la passerei bene, il mio assegno ammonta a 1460 euro al mese. E con concerti annullati e strutture Cellino San Marco sono ferme, ho calcolato che i miei risparmi mi faranno andare avanti per due anni, con gli incassi dei mie concerti finanzio i miei vigneti e gli alberghi, ci sono 50 persone che lavorano per me.
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Infine, l’appello di Simona Izzo al governo:
Gli artisti che non sono a Partita Iva devono essere assistiti dallo Stato, non è possibile che non ci siano dei provvedimenti che li tutelino.