L'amato attore Ugo Dighero, volto noto per le fiction a cui ha preso parte, è stato colpito dal Coronavirus: con lui anche moglie e figli.
Ugo Dighero, attore amatissimo di fiction e teatro, è stato colpito dal Coronavirus. In una recente intervista al quotidiano Il Secolo XIX, ha confessato le difficoltà delle ultime settimane. Ecco le sue parole.
Coronavirus, Ugo Dighero è guarito
Non è stato un momento facile, ma ce l’ha fatta: dopo Piero Chiambretti e Giuliana De Sio, un altro volto del piccolo schermo ha sconfitto il virus che sta mettendo in ginocchio il mondo intero. Ugo Dighero, attore amato dal grande pubblico per le sue interpretazioni in alcune delle fiction più famose, oggi sta bene, ma ha avuto tanta paura. Ecco cosa ha rivelato:
Lo abbiamo preso tutti in famiglia. Tutti e cinque: io, mia moglie e i tre ragazzi. Lo abbiamo superato anche grazie alla supervisione medica che ci è stata fornita. È giusto sottolineare l’operato di chi lavora bene: ci hanno monitorato e fatto i tamponi, ora siamo negativi, l’abbiamo sconfitto. E fortunatamente nessuno di noi è stato ricoverato. È una storia a lieto fine, per questo mi fa piacere raccontarla, magari può rincuorare chi è in difficoltà
Oggi l’attore si trova a Roma con la sua famiglia e si dedica alle attività che ama di più, tra cui la cucina:
Sono tornato operativo e ai fornelli non mi ferma nessuno: faccio il pane, uso il forno e ho anche preparato un pesto con degli ingredienti assurdi: a Genova mi avrebbero arrestato. Ho usato il basilico di Roma e i pinoli cinesi, tutto comprato al mercato di piazza Vittorio. Ormai ci sono dei prodotti e delle verdure che sembrano alieni. Ma vi assicuro che, nonostante tutto, è venuto buono. So anche che alcuni potrebbero fare battute sui “pinoli cinesi”, visto il periodo, ma tanto il virus l’ho già preso. Ormai non mi frega più niente.
Infine, una riflessione sui lavoratori dello spettacolo:
Dobbiamo essere sinceri: per noi attori è una catastrofe. Non abbiamo ammortizzatori, nulla che ci salvi dalla crisi. Avevo l’agenda piena fino a dicembre, è saltato tutto. Questo è un problema grave per noi, ma anche per i tecnici e per tutte le persone che vivono di teatro. Siamo seduti sulle uova.