Fedez e Chiara Ferragni accusati di usare profili fake per difendersi dai bulli di internet, ma l'influencer spiega cosa è successo.
Il 2020 è iniziato da soli 3 giorni e ci sta già regalando delle perle di trash davvero assurde: abbiamo visto il Papa litigare con una fedele, Michele Cucuzza ospite della casa del GF Vip e ora, udite udite, Chiara Ferragni e Fedez che utilizzano profili fake per difendersi nei vari catfight. La coppia più chiacchierata e discussa di sempre ha trovato l’ennesimo motivo per far parlare di sé. Vediamo cosa è successo e come si sono giustificati.
Fedez e Chiara Ferragni gestiscono profili fake
Nasce tutto da una foto pubblicata da Chiara su Instagram: nello scatto il piccolo Leone gioca con un iPad, il dispositivo in questione è aperto su un file di Note dove sono scritti dati di accesso di molti profili social fra cui quello di una certa @63camilla su Twitter. I profili sono stati tutti rimossi, dal primo all’ultimo, ma Chiara Ferragni, su Instagram, ha spiegato che il profilo non era assolutamente fake, bensì apparteneva ad Annamaria Berrinzaghi, la mamma di Fedez. Ecco le parole dell’Influencer:
Ragazzi, oggi ho pubblicato per sbaglio Leo che giocava con l’iPad dei nonni e si vedeva una nota con i dati dei loro account Facebook, Apple, Instagram e Twitter. Le password sono state tutte cambiate ma naturalmente c’è chi pensa che quello di Twitter fosse un nostro profilo fake. È della mamma di Fede che, come ogni mamma, difende il proprio figlio. I figli so’ pezzi ‘e core.
Drama on drama
Ma non è finita qui! Cercando il profilo Instagram della signora Berrinzaghi, però, è possibile vedere quanti vecchi nickname sono stati usati per lo stesso profilo e fino al 2018, mamma Annamaria, altro non era che Vittorio Violini. L’intreccio ha dell’incredibile perché Camilla di Twitter e Vittorio di Instagram sono in realtà Tatiana, ovvero la mamma di Fedez. Questa storia fa venire mal di testa, ma soprattutto ci fa chiedere se è mai possibile arrivare ad un livello così basso. Insomma, Chiara e Federico, avete voluta la biciletta? E ora pedalate!