Marco Carta, accusato del furto di sei t-shirt alla Rinascente di Milano, ha chiesto un processo per rito abbreviato: ammissione di colpa?
Qualche mese fa, Marco Carta è stato fermato per un presunto furto di sei t-shirt alla Rinascente di Milano. Il cantante si è professato sin da subito innocente, piangendo in diretta tv davanti a Barbara D’Urso, di cui è stato ospite. Ecco i nuovi sviluppi della vicenda.
Rito abbreviato
Dopo l’accusa – del 31 maggio scorso – di aver rubato, insieme ad un’amica, sei magliette alla Rinascente Milano, Marco Carta ha scelto di essere processato con rito abbreviato. Inizialmente il cantante sardo era stato arrestato, ma successivamente l’arresto non è stato convalidato dal giudice. L’istanza di abbreviato (processo a porte chiuse sulla base degli atti raccolti e con sconto in caso di condanna), condizionata all’acquisizione delle immagini delle telecamere, sarà depositata dal legale Simone Ciro Giordano nella prima udienza del 20 settembre.
Nelle scorse settimane, il pm Nicola Rossato ha visto le immagini delle telecamere della Rinascente e ha sentito come testimoni alcuni dipendenti del negozio, che si aggiungono ad altri testi già ascoltati. Tutto ciò rafforza l’idea secondo cui Carta sarebbe colpevole insieme all’amica cinquantatreenne.
Non solo: il pubblico ministero ha presentare un ricorso in Cassazione contro la mancata convalida dell’arresto del cantante da parte del giudice Stefano Caramellino (convalida invece disposta per la donna): l’udienza è fissata per il prossimo 6 novembre.