Levante, cantautrice siciliana, ha pubblicato 3 dischi. Vi proponiamo le frasi più belle delle sue canzoni. Qual è la tua preferita?...
Levante, all’anagrafe Claudia Lagona, è una cantautrice siciliana con all’attivo tre album, Manuale distruzione (2014), Abbi cura di te (2015), Nel caos di stanze stupefacenti (2017). Dopo aver conquistato la scena indie, è diventata una delle artiste pop più amate, grazie anche a pezzi di grande successo come Non me ne frega niente o Pezzo di me. Vi proponiamo alcune tra le più belle frasi tratte dai suoi brani. Qual è la vostra preferita?
Le frasi più belle di Levante
Chiamami amore, senza tremare, saremo anche banali ma che nome dare a questo vortice che porto al cuore? Ancora chiamami amore e ci faremo male. ma che cosa vale vivere tra le paure senza avere mai il coraggio di rischiare? (Abbi cura di te)
Ho un cuore che ha puntato tra le stelle, eppure vivo sotto questa pelle. (Cuori d’artificio)
Pregherò queste mura che sia vera la realtà. Dove andiamo? Cosa importerà. Tutti i giorni una festa giù nel cuore, sei felice amore? Portami con te questa notte che non ho più paure. Portami con te questa notte che non ho più parole. (Finché morti non ci separi)
Scalerò le montagne, con il vento in faccia ed il sole alle spalle, sfidando i nemici, che restino vivi, mi daranno forza. Resterò l’unico mostro da battere a colpi di carta e di inchiostro, la mia antagonista porta il mio nome che vinca il migliore. (La rivincita dei buoni)
Le lacrime non macchiano, non se ne accorgerà nessuno che ho pianto come un cane per averti. Ora dietro a fili d’erba, con la faccia scoperta, i doni della vita non finiscono mai. Ora dietro a fili d’erba, con il cuore per terra, felici che la vita si sia accorta di noi. (Le lacrime non macchiano)
Nulla è più contorto di un’anima in pena che cerca il sereno nel buio profondo. Io troverò la luce tra streghe cattive e quei cuori ingrati dei lupi affamati. Perché mi amo e non importa se ridi di me. Sì, mi amo, anche quando non so sopportarmi. (Mi amo)
La storia è sempre quella, noi siamo tutti uguali ma il colore della pelle conta. Se parte la rivolta, combatto con lo scudo dello schermo, le armi da tastiera, di giorno sto in trincea, lancio opinioni fino a sera. Non me ne frega niente se, mentre rimango indifferente, il mondo crolla e non mi prende. Non me ne frega niente se, mentre la gente grida «aiuto!», io prego non capiti a me. Non me ne frega niente di niente. (Non me ne frega niente)
Sentivo le ali, sospesa nell’idea che non mi ami e non arriverai mai domani. Resto o me ne vado e, se non torni, non avrò paura. Presto, si è fatto tardi, ho corso incontro a nuovi sguardi, la prima vera volta non si scorda mai. (Sentivo le ali)
A me sembrava bellissimo quel silenzio catartico a guardare le stelle, aspettarle cadere, poi cercarsi la pelle senza trovarsi mai, con le braccia conserte per scaldarsi il cuore. (Sbadiglio)
Ambisco alla cima più alta per sentirne l’eco. Astuta non son stata mai, vivrò di rimorsi, ma questa è la terra e la mangio. Mi pulirò i denti quando potrò. Sì, questa è la terra e la mangio, mi rialzerò in piedi quando potrò. (Duri come me)
Fidati di me davvero, ci girerà la testa ma, ti giuro, non cadremo. Fidati di me fino a quando ci riesco a farti ridere, per tutto il tempo in cui ti tengo stretta a me. (Diamante)
Gesù Cristo sono io, moltiplicando tutta la pazienza, avrò sfamato te e la tua arroganza, forse ti ho porto pure l’altra guancia. Gesù Cristo sono io, che di miracoli ne ho fatti tanti, ti ho preso in braccio e ti ho portato avanti, ma tu ricordi solo i miei peccati. (Gesù Cristo sono io)
Ai sospiri, «addio» saprò dirlo io. Voltati e in un attimo sarò scomparsa via, tra le pieghe del tuo cuore, senza più paure. Sei il male di me, c’ero io tra le tue lacrime. Come hai fatto a non accorgerti dov’ero? Al fianco del guerriero fiero e quel guerriero ero. (IO ero io)
Ritrovarsi abbracciati per anni e odiarsi all’improvviso. Ed io ti amavo poco fa, pochi minuti fa ti avevo qui vicino a me, poi siamo stati l’incrocio di due sguardi perfetti sconosciuti. L’amore ci ha cambiati, l’amore ci ha lasciati. (Memo)
Lasciami sentire che posso amare ancora molto, che i buchi che ho nel cuore son stemmi di cui andare fiero. E lasciami finire in fondo ad un sentiero per ritrovar da solo la strada come un vero uomo. E lasciami l’orgoglio, la dignità di cui ho bisogno, le trovi nel cassetto, le cose che hai lasciato da quel giorno. (Lasciami andare)
Questo è il futuro che sognavi per te? Credevi fosse più lontano, eh? Ti senti fuori tempo limite, contro ogni previsione. Hai perso il desiderio della rivoluzione.(Andrà tutto bene)
Non sei stato mio e mai mio sarai tra questa gente. Tutto il bello, tutto il buono porto via nel mentre. Caro amore, ciao per sempre. (Ciao per sempre)
Tra le cose che vorrei, c’è comprendere il perché devi vomitare le tue frustrazioni su di me. Tutto il tempo che mi dai, tutto il tempo che non ho per mangiar la foglia e dimostrarti che so contare fino a dieci. Non voglio più buttarmi via e spaccarmi il cuore con la testa, costa! Non voglio più lasciarti entrare, puoi restare in fondo a destra! Smetti quanto prima di sprecare la saliva! (Contare fino a dieci)
Avete qualcun’altra da suggerirci?