WhatsApp, note vocali: 5 regole da seguire per non farsi odiare

Ecco le cinque regole da rispettare per utilizzare al meglio WhatsApp e soprattutto i messaggi vocali. Quale di queste infrangete più spesso?

Quante volte capita di ricevere note vocali interminabili? Ecco, questo è un errore da non fare mai. Perché? Semplice, per non farsi odiare dai propri interlocutori. Ecco le cinque regole da rispettare per utilizzare al meglio WhatsApp e soprattutto i messaggi vocali.

Le 5 regole da rispettare

Durata: 20 secondi

Prima regola fondamentale: la durata. Una buona nota vocale non dovrebbe superare i 20 secondi. Anche perché, passati i primi 3, l’attenzione comincia a scemare…

Adeguarsi all’interlocutore

Se il vostro interlocutore risponde solo e soltanto via testo, è inutile che continuiate a fare note vocali: adeguatevi e rispondete a vostra volta scrivendo e non registrando un audio. Può essere davvero molto fastidioso scrivere e ritrovarsi a dover ascoltare interminabili messaggi vocali di risposta.

L’altro può ascoltarci?

Non sempre il nostro interlocutore può ascoltarci. A volte è impegnato con il lavoro, altre ancora è in viaggio. Oppure, semplicemente, è sera e preferisce rilassarsi. Chiediamoci sempre se la persona a cui inviamo un audio possa prestarci ascolto. Se la risposta è no, meglio scrivere un semplice messaggio.

Se è importante, è meglio scrivere!

Dobbiamo comunicare qualcosa di assolutamente urgente e importante? Bene, allora non perdiamoci in chiacchiere e scriviamo un messaggio chiaro e conciso: sarà più semplice spiegarci ed essere compresi.

Mai vocali nei gruppi

Ultima regola, ma non di certo ultima per importanza: mai e poi mai registrare audio nei gruppi! Immaginate quanto possa essere fastidioso ricevere un audio da ognuno dei componenti e ritrovarsi ad ascoltare decine di minuti di note vocali?

E voi quale di queste cinque regole non rispettate mai? 

 

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