Al Bano rivela che non ha apprezzato Mahmood e il suo brano "Soldi", ma poi si scaglia anche contro trap, rap, giuria d'onore e rivela...
Ci va giù pesante, il cantante di Cellino San Marco. Al Bano, infatti, non sembra aver molto apprezzato il brano vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, Soldi, interpretato da Mahmood. E poi rincara la dose: «La melodia è stata uccisa».
Al Bano non ha gradito
Al Bano non avrebbe voluto certamente che vincesse Mahmood e lo dice a chiare lettere. Ecco le sue parole:
«Soldi è simpatica, per carità. Secondo me, però, con tutto il rispetto per tutti coloro che fanno rap e trap, ma questi stanno uccidendo la melodia italiana. O è l’Italia che sta andando verso il rap, oppure si è americanizzata concedendosi degli schemi verbali in italiano».
Insomma, secondo il cantante pugliese, Mahmood sarebbe un artista rap o trap (non fa una distinzione tra i due generi) e la sua canzone segnerebbe un passo decisivo verso la morte della melodia italiana. Ma chi gli spiega che Soldi non è un brano rap né trap?
Contro la giuria d’onore
Ma non è finita qui, perché Al Bano ha da ridire anche sulla giuria d’onore che, di fatto, ha decretato la vittoria di Mahmood (che, ricordiamolo, al televoto aveva avuto solo il 14% dei voti): Ecco cosa ha detto:
«A me la Giuria d’Onore una volta mi ha fatto perdere un primo posto e un’altra volta mi ha escluso da Sanremo. Il televoto? Il Festival appartiene agli Italiani ed è giusto che siano loro a votare!»
Pensavate fosse finita? Assolutamente no. Al Bano, infatti, si propone come prossimo conduttore di Sanremo e spiega il tipo di ospiti che vorrebbe con sé sul palco dell’Ariston. Rivela:
«In un mio ipotetico Festival come ospiti chiamerei Celentano, Morandi, Ranieri, ma anche J-Ax e Rovazzi!»
Insomma, nella speranza che il Sanremo di Al Bano resti, appunto, una lontana ipotesi, il cantante fa sapere che non vorrebbe mai Loredana Lecciso e Romina Power come vallette, perché sono come il diavolo e l’acqua santa. Noi, invece, crediamo che un bel litigio tra le due primedonne sul palco dell’Ariston sarebbe l’unica ragione per cui sperare nella conduzione di Al Bano.